Non solo studenti fuori sede: è caccia alle stanze singole. Ecco quanto costano città per città

La soluzione dei lavoratori al primo impiego contro il caro affitti degli appartamenti. Ma le locazioni crescono anche in questo settore

Annunci su case e stanze in affitto (Archivio)

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Milano – Il caro affitti a Milano (ma non solo) non riguarda solo gli appartamenti. Davanti i canoni sempre più elevati, la domanda si sta rivolgendo sempre di più verso le stanze singole. Con il risultato che anche in questo settore i prezzi stanno salendo. E non si tratta più solo di studenti universitari fuori sede: singoli e posti letto vengono cercati ormai anche da chi ha lasciato gli studi da tempo e magari un posto di lavoro ce l’ha. A dirlo è un’analisi di Immobiliare.it Insights, business unit specializzata in analisi di mercato di Immobiliare.it. 

Lo studio che ha coinvolto le principali città universitarie italiane ha evidenziato infatti come nella “bassa stagione” della ricerca (i mesi che vanno da ottobre a marzo) i prezzi delle singole e dei posti letto siano generalmente aumentati rispetto all’“alta stagione” precedente (da aprile a settembre), segno quindi che il mercato delle stanze si è sganciato dalle logiche di stagionalità. Classicamente infatti gli studenti cercano un alloggio prima dell’inizio dell’anno accademico. 

I canoni: quanto si spende città per città

Neanche a dirlo, è Milano la città dove una stanza costa di più: una singola costa di media 628 euro al mese, in crescita di oltre il 6% nel confronto con il periodo di “alta stagione”. Al secondo posto, con una differenza di oltre 150 euro al mese, c’è Bologna, dove per una singola in media si spendono 467 euro al mese, il 3% in più rispetto al periodo aprile-settembre 2022. Chiude il podio Roma a 452 euro al mese, il 2,3% in più rispetto al precedente periodo.

Fuori dal podio ma con un costo mensile, comunque, superiore ai 400 euro al mese troviamo Firenze, 433 euro al mese, in crescita del 7,2%; Venezia, 418 euro al mese, che guadagna quasi il 13% rispetto all’“alta stagione”; Modena, 415 euro al mese, in crescita del 1,4%; e Verona, a 409 euro al mese, al +8,8%. Chiudono la top 10 Padova con i suoi 398 euro al mese, il 9,4% in più rispetto al periodo di “alta stagione”, Brescia dove la richiesta è di 382 euro al mese, al +7,5% e Napoli dove l’incremento di prezzo pari al 11,9% ha portato una singola a 380 euro al mese.

Il commento

"Se in precedenza la stanza era considerata una sistemazione temporanea ad uso dello studente universitario fuorisede, ora nelle grandi città ha molto spesso mutato la sua funzione – dice Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it – Infatti, data la crescita dei prezzi di affitto in tutte le grandi città, che in molti casi sono diventati difficilmente affrontabili anche da chi lavora e percepisce uno stipendio fisso, la stanza è diventata la sistemazione più gettonata anche tra i giovani al primo impiego. Questa tipologia di richiesta, quindi, ha portato il mercato delle stanze fuori dalla logica di stagionalità universitaria che da sempre lo ha contraddistinto, in quanto ora la domanda per la singola si spalma sull’anno e non si concentra più nei mesi che precedono l’inizio dell’anno accademico”.

Gli incrementi maggiori

Rispetto al periodo aprile-settembre 2022 è la città di Bari ad aver conosciuto l’incremento di prezzo maggiore, +27,4%, passando da 288 euro al mese di media agli attuali 367 euro al mese. Segue Palermo al +25,4%, dove una singola è passata dal costare 245 euro al mese a 307 euro al mese. Sul terzo gradino del podio Ferrara che nel periodo ha guadagnato il 21,5%, passando da 295 euro al mese a 358 euro al mese.

E il bonus affitto giovani?

La misura del Governo “Bonus affitto giovani” si applica anche alle stanze singole. Ma quanta parte del mercato risulterebbe accessibile a chi percepisse il netto massimo per poter ricevere il bonus (15.493,71 euro annui) nelle città più costose? Molto poca.

A Milano, per esempio, risulterebbe accessibile appena l’1% del mercato delle stanze singole. Infatti, per accedere alla totalità dell’offerta è necessario percepire almeno 25.139 euro netti all’anno, 10.000 euro in più rispetto a quanto previsto dal bonus. Anche la città di Bologna presenta una situazione difficile: è accessibile appena il 4,5% della proposta di singole. Va un po’ meglio a Roma dove l’accessibilità sale all’11,7%. A Firenze l’accessibilità è poco sotto il 10% mentre a Venezia si alza a sfiorare il 25%. A Modena e a Verona la percentuale torna ad abbassarsi, al 14% e al 17,2% rispettivamente. L’accessibilità a Padova si assesta al 25%, mentre a Napoli e a Brescia supera abbondantemente il 30%.

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