Assolombarda e sostenibilità ambientale. “Così accompagniamo la crescita delle aziende”

Oggi il forum nella sede dell’associazione. “Come cambiare alla luce della nuova legislazione Ue”

Assolombarda punta sulla sostenibilità; nel riquadro Alberto Dossi vice-presidente con delega  alla Transizione ecologica

Assolombarda punta sulla sostenibilità; nel riquadro Alberto Dossi vice-presidente con delega alla Transizione ecologica

Milano, 18 marzo 2024 –  A2a , Alitec, Azienda Agricola Allevi, Istituto Auxologico Italiano, Ambiente, Bracco, Certiquality, CIAL, ERM Italia, Igeam, EY, Hilti Italia, Indena, Obrist Italia, Pozzoli, Snam, Siemens ed STMicroelectronics sono le aziende con le quali Assolombarda ha dato vita, negli ultimi mesi, a una vera e propria “alleanza” sul tema della sostenibilità ambientale.

Il risultato di questa preziosa sinergia viene presentato, oggi, nella sede dell’Associazione: si tratta di un paper, promosso da un gruppo di lavoro dedicato, che intende accompagnare le aziende verso i nuovi orizzonti proposti dalla materia, anche alla luce delle direttive promosse, recentemente, dalle istituzioni europee. Il documento, finalizzato con la supervisione del professor Fabio Iraldo, è rivolto, senza distinzioni, a grandi imprese e Pmi che sono attualmente impegnate a individuare “traiettorie di sviluppo” tese a garantire la coesistenza di aspetti solo apparentemente inconciliabili, come produttività e tutela dell’ambiente, sviluppo del brand e crescita delle comunità. Ogni realtà potrà, adesso, beneficiare di un nuovo strumento di lavoro per adempiere agli obblighi normativi o per delineare strategie finalizzate a rendere la sostenibilità ambientale un elemento distintivo del business.

Il progetto nasce da una constatazione maturata in questi anni in cui, in qualità di vicepresidente di Assolombarda, mi occupo di transizione ecologica: ho notato come le aziende del nostro territorio – che va dalla città metropolitana di Milano alle province di Monza e Brianza, Pavia e Lodi – abbiano accolto la sfida della sostenibilità ambientale come uno dei driver del proprio sviluppo.

“Manifatturiere” e realtà dei servizi, del resto, hanno preso sul serio alcuni asset ormai cruciali come la decarbonizzazione, l’uso efficiente delle risorse, l’adozione di nuovi strumenti di rendicontazione e comunicazione di natura non finanziaria. Insomma, sebbene l’Ue abbia dato vita a norme finalizzate a ridurre l’impatto di lungo periodo delle attività antropiche, le imprese stanno già facendo la propria parte nel tentativo di coniugare la crescita economica con la sostenibilità sociale e ambientale.

Una combinazione che diventa imprescindibile per generare – come sempre hanno fatto – benessere e coesione sociale in ossequio al valore della responsabilità d’impresa. È la stessa direzione intrapresa, peraltro, da chi le rappresenta sul territorio: Assolombarda ha realizzato, lo scorso anno, un suo manifesto di sostenibilità che promuove il ricorso a pratiche di economia circolare per ottimizzare il consumo delle risorse e favorire l’efficientamento energetico. Elementi che certificano l’interesse delle aziende a proporsi come attori positivi e propositivi del cambiamento.

*Vicepresidente vicario Assolombarda con delega

alla Transizione ecologica

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