PAOLO GALLIANI
Cultura e Spettacoli

Wicky Priyan: l’emozione di ricevere gli ospiti

Dopo il lockdown e il food delivery, riapre oggi il Wicky’s. Meno coperti ma tante le novità del grande chef: dai piatti inediti al lunch box

Wicky Priyan

Milano, 12 giugno 2020 - La sua reputazione lo precede. Esattamente come la sua maniacale ossessione per la pulizia, perfetta per salutare la riapertura al pubblico del suo ristorante, programmata proprio per oggi, momento-clou di una Fase 2 che non l’ha costretto nemmeno a fare gli straordinari, perché - come conferma il suo consulente per la qualità e la sicurezza, Dario Buzzatti - distanziamento sociale e precauzioni igienico-sanitarie sono sempre stati nel Dna del delizioso locale di corso Italia 6. Ovvio, il grande Wicky Priyan stasera sarà emozionato, perché un conto è organizzare il food delivery come ha fatto nelle settimane di lockdown, un’altra cosa è tornare a ricevere gli ospiti. Certo, in un ristorante doverosamente ridotto nei coperti, sia nella sala d’ingresso (10 al posto dei 30 abituali) che nella sala "fronte cucina" con bancone a vista dove i commensali possono cenare davanti allo chef che realizza i suoi piatti in versione "live". Insomma, si riparte.

E per rimarcare il concetto, il geniale esponente della cucina globale e borderless ha tirato fuori dal cilindro un bella novità: il "lunch box" (prenotazione: WhattsApp 338.8790530) in Asia spesso identificato come "pranzo della stazione", menù veloce e insieme ricercato (costo: 40 euro) da degustare a casa, ai giardini pubblici o in ufficio. Ovvero, una serie di piatti a base di carne, pesce, verdure e riso, come L’Edomaenigiri (maialino) e il Gindara (merluzzo nero), accompagnati dal dashi, l’immancabile brodo nipponico tipico in molte preparazioni. Senza scordare i lunch box meno impegnativi, come lo "Tsukecirashi sushi" (reinterpretazione del cirashi giapponese) per chi desidera un break gourmet più leggero. Certo, resta il bello dell’incontro personale, seppure distanziato, all’interno del ristorante. E siccome lo chef è il primo a saperlo, ha pensato bene di accogliere i clienti proponendo loro alcuni piatti inediti. Due su tutti: il consommé di cozze e calamari e la carne di cinghiale cotto come si usa fare in Giappone ma utilizzando dell’italianissimo olio extravergine. Maggiori dettagli? Inutile svelarli: le sorprese sono come le caramelle, vanno scartate da chi le mangia.