ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

I Soul System ai Magazzini Generali: venite senza tacchi, ci sarà da ballare

In repertorio ci sono alcuni pezzi della band più tutte le cover eseguite a X-Factor, a cominciare da ‘Holy Grail’ di Jay-Z o ‘Thinking out loud’ di Ed Sheeran

I Soul System

Milano, 5 maggio 2017 - Quello ai Magazzini Generali di stasera è il loro primo concerto «…con più di 500 persone». E la cosa basta a rendere febbricitanti per i Soul System queste ultime ore d’attesa. Pensare che a dicembre per decretare a X-Factor la vittoria del gruppo multietnico e multiculturale - formato da quattro elementi di origine ghanese affiancati da un batterista veronese - s’era mobilitata una platea (tele)votante di sette milioni d’italiani. «Tranne Alberto, che è la nostra mosca bianca, siamo tutti nati in Italia da genitori del Ghana» dicono Leslie, Don, David, Joel. «Le nostre famiglie vengono da Accra e Kumasi e sono arrivate nella prima metà degli anni Ottanta per sfamarci col lavoro in fabbrica o nelle campagne. Loro e l’Italia ci hanno regalato un futuro, per questo siamo orgogliosi di sentirci allo stesso tempo africani e italiani. Questa affermazione, infatti, rappresenta un salto di qualità del processo d’integrazione che ci vede protagonisti».

Leslie, siete pronti per i Magazzini?

«Sì e abbiamo addosso tanta adrenalina. Si tratta, infatti, del nostro primo vero concerto milanese. Ed è quasi sold-out! Già sappiamo che avremo in sala tutti i nostri amici di X-Factor, a cominciare da Luca Tommasini, e la cosa ci mette addosso ancora più voglia di ‘spaccare’ su quel palco».

Che spettacolo avete preparato?

«Elettrizzante. Per questo voglio fare un appello: ragazze non portate tacchi, ma scarpe da ginnastica perché si ballerà tutto il tempo. In repertorio ci sono infatti alcuni pezzi nostri più tutte le cover eseguite a X-Factor, a cominciare da ‘Holy Grail’ di Jay-Z o ‘Thinking out loud’ di Ed Sheeran. I nostri inediti li abbiamo eseguiti qualche giorno fa durante la prova generale al Campus Industry di Parma, e sono stati accolti con grande calore. Puntano a un pop con influenze soul, funky, r&b; insomma il genere che in radio va per la maggiore».

Fra le cover ci sarà pure “La pelle nera” di Nino Ferrer, che avete eseguito a Sanremo con Sergio Sylvestre?

«No, perché Sergio non può essere con noi e cantarla da soli sarebbe stato un po’ triste. Per noi, infatti, lui è come un fratello».

Potendo avere un ospite, chi avreste chiamato?

«Bruno Mars, che è riuscito a riproporre suoni anni ’70 e ’80 con la sensibilità di oggi. Oppure Drake, altro idolo assoluto. Ma anche poter ospitare Giorgia sarebbe un grandissimo onore».

Cosa vi esalta di più e cosa vi intimorisce di questo show milanese?

«Siamo felici che il tanto lavoro di preparazione fatto in queste settimane trovi finalmente sfogo. Abbiamo creato uno show molto elettrizzante, carico d’energia. Quanto alle apprensioni, staremo bene attenti a versare anche l’ultima goccia di sudore, perché chi paga un biglietto ha il diritto di tornare a casa con l’idea di aver vissuto un’esperienza incredibile».

Qual è il miglior complimento che avete ricevuto dopo il trionfo di X-Factor?

«La gente ci dice che la nostra musica si porta dentro una gran voglia di cantare e di ballare. Complimenti del genere pensavo potessero essere fatti solo a Beyoncè o a Justin Timberlake».

Cosa vi aspetta oltre a questo tour?

«Siamo entrati in nomination come ‘best italian band’ agli MTV Italian Awards e quindi ci ritroviamo in corsa per un premio. Così chiediamo a tutti i fan, i nostri ‘white neggars’, negri bianchi, di votarci sul sito dell’emittente».