
Sick Luke
Milano – Londinese di nascita, romano di residenza, Sick Luke si dice milanese d’elezione per quel cammino nel mondo dell’urban che nei momenti decisivi ha sempre incrociato il capoluogo lombardo. Basta sintonizzarsi sulle frequenze del nuovo album “Dopamina” per averne puntuale conferma, incrociando le voci di amici come Lazza, Rose Villain, Venerus, ma anche Blanco, Ele A, Simba La Rue. Facile pensare a Luca Antonio Barker (il nome che porta sulla carta d’identità) come ad un predestinato, visto che figlio di Duke Montana ex membro del collettivo hip-hop TruceKlan. “Ma sarebbe sbagliato fare accostamenti automatici” assicura lui, che in questa sua terza fatica discografica ospita pure Alfa, Tedua, Side Baby, nayt, Capo Plaza, Piccolo G, Glocky, Sayf, thasup, Duke Montana e Tony Effe. “È nato tutto per caso attorno ai tredici anni, quando ho capito che il mio destino era la musica”.
Perché Milano?
“Perché per me sta a New York come Roma sta a Los Angeles. Perché a Milano, al contrario di quel che accade a Roma, le cose funzionano benissimo. Diciamo che è una bella combo essere romano, ma lavorare al Nord. Pure il disco è nato in buona parte qua. Anche se poi l’ho lavorato in Giappone e in America”.
Una bella opportunità inciderlo faccia a faccia coi suoi ospiti.
“Già, soprattutto per uno come me che il suo primo disco l’ha fatto durante il Covid e quindi tutto necessariamente da remoto. Di adrenalina in studio ce n’è stata tanta; basta pensare che con gente come Blanco, Alfa o Lazza, è stata buona la prima. Tutto stimolato da una gran voglia di sperimentare”.
Sotto questo aspetto, il pezzo più sperimentale qual è?
“Probabilmente il primo, ‘Ogni sbaglio’, perché mette difronte due mondi completamente diversi come quelli di Blanco e di Simba La Rue. Simba (al momento in carcere - ndr), fra l’altro, si confronta con un testo più sensato e serio dei suoi soliti”.
In “Da quando ci sei tu” Alfa ha voluto tirare in ballo suo figlio Teseo.
“Quando ci siamo visti in studio, qui a Milano, la prima cosa che m’ha chiesto è stata: ‘Tu hai un figlio, vero? Posso fare una canzone su di lui?’. Ne è venuta fuori quello che considero, forse, il pezzo più importante dell’album, perché per me la famiglia è tutto, dopamina vera, e Teseo una fonte d’ispirazione costante. Tant’è che nel brano, oltre a quelle di me ed Alfa, ho voluto tanto la voce sua che quella della mamma Marina”.
Teseo ha due anni e mezzo, come lo cresce?
“Vorrei tanto riuscire a non fargli prendere un telefono in mano fino all’età di 13 anni, perché per un bambino (e non solo per lui) le insidie del web sono tante. Troppe”.
Com’è stato aprire il quarto concerto di Drake al Forum?
“Una sensazione epica. E poi, dopo lo show, rimanere nel retropalco a chiacchierare con lui, col campione dell’NBA Kevin Durant ed altri loro amici è stata un’esperienza indimenticabile”.
Con chi vorrebbe fare una sessione di registrazione prima o poi?
“Con Marracash, artista che stimo moltissimo”.