ANNA MANGIAROTTI
Cultura e Spettacoli

Quarant’anni di design, Alberto Meda in Triennale a Milano: quando è permesso toccare e anche giocare

Si intitola “Tensione e leggerezza“ la mostra sull’ingegnere "La sua attività è unica" per Riccardo Blumer, nella squadra dei curatori

“Alberto Meda Tensione e Leggerezza” in Triennale a Milano

“Alberto Meda Tensione e Leggerezza” in Triennale a Milano

Milano –  Permesso toccare, e giocare, nella mostra inaugurata in Triennale: “Alberto Meda Tensione e Leggerezza” (fino al 7 gennaio 2024). Quarant’anni di attività di un designer "unicum", che Riccardo Blumer (nella squadra dei curatori capeggiata da Marco Sammicheli) definisce "il re". Come nelle favole.

L’ingegner Meda, laureato al Poli di Milano, appartenente alla Scuola Italiana di ingegneria, "quella gloriosa che ha riscosso il massimo successo nel secondo dopoguerra", spiega Tullia Iori nel catalogo Electa. E se anche non progetta ponti e cupole, è pur sempre attento al risparmio e ai materiali. E qui racconta meccanicamente, fisicamente, interattivamente, i suoi progetti, evidenziando zone d’uso, funzionali: "Vi facciamo vedere le budella", ha spiegato lui stesso, introducendo tra i suoi giochi i visitatori divertiti.

Una giostra da azionare con una manovella fa brillare i colori della lampada Titania. Rinvii e carrucole trasformano la Fortebraccio da scrivania in un pupo articolato, protagonista di epiche avventure. La tensione delle corde sotto la sedia Longframe dà vita a un’arpa, mentre i suoni delle "ossa" strutturali della Physix in nylon caricate o meno di fibra di vetro ricreano quelli di uno xilofono. Le sedute (vedi l’avanguardista Light Light, la prima sedia al mondo in fibra di carbonio, derivata dal settore aerospaziale, neppure un chilo e mezzo di peso, fallimento commerciale, ma collezionata nei musei di tutto il mondo) sono vere icone della leggerezza che dà il titolo alla mostra.

Leggerezza che un altro favolista, Italo Calvino, avrebbe apprezzato: "Nella vita - ha scritto - tutto quello che scegliamo e apprezziamo come leggero non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile. Forse solo la vivacità e la mobilità dell’intelligenza sfuggono a questa condanna, qualità che appartengono a un altro universo da quello del vivere".

Coltivate dall’ingegner Alberto, "ignorante" di storia, quindi capace di scolpire qualcosa al di là dell’esistenza. Perciò, onorato dal presidente Stefano Boeri, nell’anno del centenario di Triennale, con un’installazione altrimenti light - pannello d’acciaio con i profili dei suoi lavori tagliati al laser e retroilluminati - concepita appositamente per lo Scalone d’Onore