Ascoltare i quadri, da Hayez a Leonardo: alla Pinacoteca Ambrosiana il progetto DescriVedendo dedicato agli ipovedenti

Un percorso aiuta a orientarsi tra quattro capolavori e nel museo. Prossime tappe: Duomo e Memoriale della Shoah

Un Qr-Code apre finestre che fanno partire la descrizione dell’opera

Un Qr-Code apre finestre che fanno partire la descrizione dell’opera

Milano – ”Vedere l’arte attraverso gli occhi della mente": così DescriVedendo – progetto dell’Associazione nazionale Subvedenti – arriva in Pinacoteca Ambrosiana. Quattro le opere del percorso: si parte dalla “Canestra di frutta” di Caravaggio per arrivare al cartone preparatorio della “Scuola di Atene” di Raffaello; si scopre la versione ad acquerello su carta de “Il bacio”, realizzata sempre nel 1859 da Francesco Hayez, per poi soffermarsi sul “Ritratto di musico” di Leonardo da Vinci.

Il progetto in Pinacoteca Ambrosiana è sostenuto dalla Fondazione Maurizio Fragiacomo. Ci si immerge nei capolavori con "descrizioni morfologiche certificate" e narrazioni evocative, redatte da esperti sulla base di rigorose linee scientifiche ed è stato organizzato un ciclo di visite guidate ad hoc, sempre aperte a tutti (sono incluse nel biglietto d’ingresso e svolte in collaborazione con AdArtem): la prossima è in calendario il 17 giugno alle 11.

“Dal 2017 ci occupiamo anche di accessibilità culturale e museale a Milano e in tutta Italia – sottolinea Rosa Garofalo, direttrice Associazione nazionale Subvedenti -. DescriVedendo utilizza la parola come mezzo di inclusione, aiuta a vedere meglio le immagini, funziona bene per chi ha problemi di vista ma anche per chi ci vede benissimo. E, contemporaneamente, risponde alle esigenze del museo, di essere più accogliente adottando una pluralità di strategie per permettere a tutti di godere della bellezza dell’arte". "Il canale sensoriale uditivo trasmette informazioni elaborate all’area del cervello che confina con l’area visiva: sono collegate, comunicano tra loro e vengono in soccorso dell’area deficitaria. Questo permette di immaginare ciò che si sta ascoltando – spiega Idor De Simone, presidente del Comitato tecnico scientifico dell’Associazione nazionale Subvedenti – DescriVedendo quindi ha una base neuro-scientifica. Crea percorsi in aiuto a persone non vedenti e ipovendenti, ma permette anche ai normovedenti di ammirare cose che non hanno mai visto".

Un Qr-Code davanti ai capolavori apre finestre: si ascolta un testo che orienta nell’opera mentre si danno indicazioni dall’ingresso all’uscita per superare eventuali barriere architettoniche e percettive, passo dopo passo. "Continuiamo così quella che è la mission da più di quattrocento anni: trovare sempre nuovi linguaggi e nuove soluzioni perché il bello e il vero raggiungano davvero ogni persona", sottolinea anche monsignor Alberto Rocca, direttore della Pinacoteca Ambrosiana.

DescriVedendo ha dato la parola, tra gli altri, anche al Cristo Velato di Napoli, ai Musei Civici di Siena, alla Certosa di Pavia. "Torneremo al Duomo di Milano con un nuovo progetto – annuncia Garofalo -, presto entreremo anche al Memoriale della Shoah e completeremo anche il Cenacolo Vinciano: dopo avere reso più accessibile l’Ultima Cena ci occuperemo della Crocifissione del Montorfano".

Sono oltre due milioni gli ipovedenti in Italia; l’associazione è nata nel 1970 a Milano e si occupa anche di inclusione scolastica, mettendo a disposizione consulenti per i docenti e una grandissima ausilioteca, con strumenti ottici, informatici e digitali.

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