Milano, 19 settembre 2024 – Naomi Campbell per un firmacopie esclusivo in Galleria Vittorio Emanuele, ma ad attenderla poco più di cinquanta persone. Una delle più iconiche top model degli anni ‘90 oggi pomeriggio, giovedì 19 settembre, era a Milano, eppure in coda, fra gli scaffali della libreria Rizzoli, non c’è quasi nessuno.
Forse perché la "Venere Nera” rappresenta un mondo che non c’è più, un mondo ormai perduto fra le pagine del tempo. Di certo, nulla in confronto alla fila chilometrica davanti al vicino negozio di Prada, con centinaia di persone ad attendere il proprio turno per parlare al telefono con una voce artificiale programmata da Miranda July, l’artista che ha contribuito a realizzare la nuova campagna autunno/inverno del marchio. Il contrasto fra i due eventi dice molto di un cambio generazionale. La fine di un’epoca, si direbbe.
La Venere nera
Supermodella, attrice e cantante britannica di origini giamaicane, Naomi Campbell era considerata una delle donne più belle al mondo, e ancora oggi, a 54 anni, conserva molto del suo fascino magnetico.
Nel corso della carriera ha sfilato per le più grandi case di moda del globo, da Prada a Versace, da Valentino a Dolce&Gabbana. Le storiche copertine di Vogue e di Time Magazine. E poi le relazioni vip, come quella con l’allora team principal della Formula 1 Flavio Briatore. Fino ai due figli, nati nel 2021 e nel 2023 tramite gestazione per altri.
Non solo passerelle
Significativo il suo impegno nel sociale, tra lotta contro la povertà e campagne contro il razzismo. Ed è forse proprio questo il suo aspetto più moderno. "Ha aperto la strada nella moda per le persone di colore", commenta Airin Eddie, una delle donne in fila ad attenderla. Dello stesso parere la figlia, Sophia Grace Cortesi: "Mi rispecchio molto, perché sogno di diventare una modella e lei mi dà il coraggio di iniziare questo percorso".
L'attualità di una diva
Un coraggio che Naomi continua a infondere anche nei più giovani. "Rappresenta il valore della diversità - racconta Eileen Akbarali - e lo può trasmettere anche alla 'Gen Z', che dà molta importanza a questo aspetto". Dunque, un personaggio, un'icona, che forse ha ancora molto da dire, anche alle nuove generazioni. Malgrado lo sparuto gruppo di persone in fila ad attenderla.