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Il Mudec apre il 28 ottobre, Collezione permanente gratis fino ad agosto

Per invitare le persone a scoprire il nuovo polo, inoltre, nei primi dieci mesi di apertura, fino al 31 agosto 2016, l'ingresso alla Collezione Permanente sarà gratuito. Una parte sarà dedicata all'archeologo uccido dall'Isis a Palmira

Interni del Mudec

Milano, 10 settembre 2015 - Il Mudec-Museo delle Culture di Milano apre ufficialmente la sua Collezione Permanente il 28 ottobre dopo sei mesi di attività temporanea durante il semestre Expo. Sarà il via, al tempo stesso, per un ampio programma di mostre, focus, approfondimenti, programmi di ricerca, laboratori e corsi dedicati a tutte le culture del mondo. Proprio per invitare le persone a scoprire il nuovo polo, inoltre, nei primi dieci mesi di apertura, fino al 31 agosto 2016, l'ingresso alla Collezione Permanente sarà gratuito.

La Collezione Permanente è composta da oltre 200 opere (selezionate tra gli ottomila pezzi delle Raccolte Etnografiche del Comune) provenienti da medio ed estremo Oriente, America meridionale e centrale, Africa occidentale e centrale, Sud Est asiatico e Oceania, coprendo un arco cronologico che va dal 1200 a.C. al Novecento. In programma, tra le altre mostre, anche quelle dedicate ad 'Anni and Josef Albers e l'America Latina', a 'Gauguin. Racconti dal paradiso' (promossa dal Comune e prodotta da 24 ORE Cultura), oltre all'esposizione fotografica sulla comunità etiope-eritrea in città che rappresenta l'inizio del programma di attività del Forum della Città Mondo e alla mostra dedicata a 'Barbie. The Icon' (prodotta da 24 ORE Cultura). A partire dal 2016 sono in agenda poi progetti espositivi dedicati a Joan Mirò, Jean-Michel Basquiat e Frida Kahlo, e un progetto sviluppato insieme al Museu de Arte Contemporanea da Universidade de São Paulo che indagherà le relazioni artistiche tra Italia e Brasile durante tutto il Novecento. Entro la fine dell'anno, inoltre, sarà nominato un Comitato scientifico, composto da cinque membri, con compiti di indirizzo sulla futura attività del MUDEC, mentre già nelle prossime settimane, contestualmente all'inaugurazione, apriranno una caffetteria rinnovata e uno spazio interamente dedicato ai bambini.

«Dal 28 ottobre Milano sarà ancora più attraente, grazie all'apertura definitiva della collezione permanente del Museo delle Culture - ha affermato alla presentazione il sindaco Giuliano Pisapia -. Una testimonianza preziosa e un patrimonio unico della nostra città che potrà ora essere conosciuto dtutti. Il Mudec rappresenta un ulteriore rafforzamento dell'offerta che Milano mette a disposizione di cittadini e visitatori». L'assessore alla Cultura, Filippo Del Corno, si è detto «orgoglioso di aprire definitivamente uno spazio museale che non ha uguali in Italia, un polo multidisciplinare dedicato alle diverse culture del mondo». Natalina Costa, ad di 24 ORE Cultura, ha infine ricordato i «numeri che fanno ben sperare» relativi alle visite in questo primo periodo di apertura straordinaria: «50 mila persone, un dato molto grande per un museo etnografico».

CHIPPERFIELD - Intanto si registrano tentativi di riappacificazione tra il Comune di Milano e l'archistar David Chipperfield. Dopo la diatriba sfociata in scontro sulle finiture (in particolare i pavimenti) del MUDEC, l'amministrazione ha inviato ieri una lettera all'architetto - che aveva firmato il progetto del polo museale per poi disconoscerlo - per invitarlo all'inaugurazione ufficiale. Lo ha riferito oggi l'assessore comunale alla Cultura, Filippo Del Corno. A proposito dei motivi della disputa, l'assessore e il sindaco Giuliano Pisapia hanno poi spiegato che «è in corso un accertamento tecnico terzo sulle presunte difformità rispetto al progetto originario. È una procedura complessa che richiede tempo» e che porterà l'amministrazione, qualora venissero riconosciute come corrette le critiche dell'architetto e si decidesse di intervenire per porre rimedio, a una sostituzione dei pavimenti «graduale» vista l'apertura della struttura al pubblico. «È esclusa la chiusura totale del museo». Infine, Del Corno ha rivolto a giornalisti e cittadini un invito ad «alzare gli occhi dai pavimenti per guardare invece le opere esposte».

KHALED AL-ASAAD - Uno spazio all'interno del nuovo Museo delle Culture e un albero nel Giardino dei Giusti porteranno il nome di Khaled al-Asaad, l'archeologo siriano che il 18 agosto scorso ha perso la vita per difendere il patrimonio archeologico di Palmira. Il 18 novembre, a 3 mesi dalla morte, Palazzo Marino ospiterà un convegno a lui dedicato. Lo ha annunciato oggi l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno. "Milano - ha dichiarato Del Corno - rende un doveroso tributo ad un uomo che ha perso la vita difendendo uno dei più grandi patrimoni archeologici e culturali dell'umanità. Dopo aver dedicato al sito di Palmira il suo lavoro di studio, ricerca e tutela, Khaled al-Asaad ha cercato di difendere i tesori dalla distruzione dell'Isis. La sua tragica scomparsa non deve essere dimenticata e per questo saranno intitolati a lui uno spazio del Museo delle Culture e un albero nel Giardino dei Giusti, dando seguito alla proposta dell'associazione Gariwo". Il comitato per la Foresta dei Giusti-Gariwo onlus ha proposto di dedicare un albero all'archeologo siriano "per aver difeso a Palmira il patrimonio archeologico, memoria della civiltà umana".