GIAN MARCO WALCH
Cultura e Spettacoli

Bibì e Bibò, in mostra allo Wow la mega-avventura del Corriere dei Piccoli

Centinaia di albi e fascicoli, ingrandimenti scenografici, tavole originali, provenienti, compreso il mitico numero 1, in gran copia dagli archivi della Fondazione Franco Fossati

La storia e l’universo del giornale a fumetti

Milano, 14 ottobre 2018 - “Bianco e rosso e tondolino, / oh che amore di bambino!”. Non saliranno fra le nuvole, meglio, le nuvolette dei tormentoni famosi come il “Qui comincia la sciagura / del signor Bonaventura” di Sergio “Sto” Tofano o il “Sor Pampurio articontento / del suo nuovo appartamento” di Carlo Bisi, i versetti iniziali dell’avventuretta di Mimmo e Mammoletta, i bimbi birbantelli, in America gli amati Buster Brown e Mary Jane inventati da Richard Felton Outcault, che, il 27 dicembre 1908, aprirono la mega-avventura della più longeva testata a fumetti dell’editoria italiana: quel “Corriere dei Piccoli” che, accanto al titolo disegnato dal grande Antonio Rubino, recava come orgogliosa sottotestata la scritta “supplemento illustrato del Corriere della Sera”. Dieci centesimi il prezzo del primo numero di un “giornalino” che avrebbe mestamente chiuso le pubblicazioni il 15 agosto 1995. Al “Corrierino”, ai suoi quasi novant’anni di vita, ai suoi 4.504 numeri, dedica ora una grande mostra Wow Spazio Fumetto. Centinaia di albi e fascicoli, ingrandimenti scenografici, tavole originali, provenienti, compreso il mitico numero 1, in gran copia dagli archivi della Fondazione Franco Fossati. Mostra come sempre rivolta tanto ai grandi quanto ai piccini.

A questi il divertimento di scoprire personaggi che quasi certamente ignorano: il negretto (senza offesa) Bilbolbul che le sue marachelle le combina nel “domestico tukul”, e che Attilio Mussino fa debuttare pure nel primo numero del piccolo grande giornale, riuscendo a giocare con i tre patriottici bianco- rosso-verde; il “Quadratino” ancora di Rubino, maestro di grafica e di fantasia; lo “Schizzo” anche lui di Mussino, protobalilla che accompagnerà i lettori alla Prima guerra mondiale; e poi Felix e Fortunello, Arcibaldo e Petronilla, Bibì, Bibò e Capitan Cocoricò. Agli adulti il percorso cronologico in sei sezioni della mostra racconterà la lunghissima storia del “Corriere dei Piccoli”. Con le sue pagine anche spiacevoli.

A ideare la pubblicazione fu infatti una donna: Paola Lombroso, figlia di Cesare, il famoso sociologo. È lei ad avanzare a Luigi Albertini, lo storico direttore del “Corriere della Sera”, la rivoluzionaria proposta, documentata su modelli francesi e anglosassoni. L’idea di quelle “storie illustrate a colori” piace. Piace molto meno l’immagine di una direttrice donna. Così la guida suprema è affidata a Silvio Spaventa Filippi. E Paola Lombroso relegata alla rubrica delle lettere di Zia Mariù. Da non perdere, quindi, anche per tributar loro un giusto onore, il “focus” riservato alle donne del “Corrierino”, poche, in prima fila la Grazia Nidasio mamma putativa per quarant’anni di “Valentina Mela Verde” e della “Stefi”.

Wow Spazio Fumetto (viale Campania 12). Sino al 13 gennaio 2019. Info: 02.49524744.