STEFANIA CONSENTI
Cultura e Spettacoli

Da Picasso a Munch, da De Nittis a Tim Burton: tutte le mostre in arrivo a Milano

Presentato il programma espositivo per il 2024-2025: un pacchetto straordinario e trasversale di proposte. Protagonista Palazzo Reale ma non solo

Un'opera di Giuseppe De Nittis

Un'opera di Giuseppe De Nittis

Milano – La linea l’ha dettata il sindaco Beppe Sala, grande attenzione al contemporaneo. Forti delle presenze turistiche e del successo che hanno ottenuto i siti museali civici, con oltre 3 milioni di visitatori nelle mostre e nei musei del Comune nel 2023, il 40% in più rispetto al 2022.

Palazzo Marino rilancia per il 2024 e il 2025 con un pacchetto assolutamente straordinario e trasversale di proposte. Cinquanta mostre, da Pablo Picasso a Giuseppe De Nittis ed Edward Munch, da Felice Casorati a Leonor Fini (nel 2025) e Tim Burton, la proposta è talmente ampia da poter accontentare un visitatore nazionale ed internazionale. Il rapporto con la Francia si fa stretto con ben due esposizioni su Picasso: una a Palazzo Reale (20 settembre), in collaborazione con il Musée national Picasso-Paris, che seguirà proprio il filo rosso del suo status di “eterno straniero” in Francia; e l’altra al Mudec – Museo delle Culture di Milano, (il 22 febbraio) in collaborazione con i principali musei spagnoli e gli eredi di Picasso, che metterà in dialogo le sue opere con le fonti artistiche ‘primigenie’ che lo influenzarono sin dagli inizi della sua carriera.

Ma è a Palazzo Reale che si inaugura la stagione espositiva 2024 , con la prima e più completa monografica di Giuseppe De Nittis (il 24 febbraio), che vede esposti novanta dipinti provenienti da collezioni nazionali e internazionali. De Nittis è stato, insieme a Boldini, il più grande degli italiani a Parigi, dove resse il confronto con Manet, Degas e gli impressionisti.

Fra le proposte “pop", molto attesa la mostra Labirynth di Tim Burton che sarà allestita negli spazi di Fabbrica del Vapore: un viaggio emozionante nell’universo creativo del regista di Batman, La sposa cadavere, la Fabbrica di Cioccolato. Nelle stanze del labirinto si potranno esplorare i diversi temi grazie a un mix di tecnologia e scenografie. L’arte contemporanea avrà come sempre il suo luogo d’elezione al PAC Padiglione di arte contemporanea che in primavera dedicherà la sua prima retrospettiva europea all’artista afro-americana Adrian Piper. Anche in questo caso i prestiti arrivano da importanti musei internazionali, come il Moma e la Tate Modern di Londra, a conferma del prestigio e del credito di cui gode ormai Milano in campo culturale.

Dal prossimo mese a Palazzo Reale apre la mostra dedicata al fotografo Brassaï, ungherese di nascita ma parigino d’adozione. Brassaï lavorò infatti in stretta relazione con artisti come Picasso, Dalì e Matisse, fu vicino al movimento surrealista e partecipò al grande fermento culturale che investì Parigi in quegli anni.

Un confronto epico tra due figure chiave dell’Impressionismo, Cézanne e Renoir, abiterà le stanze di Palazzo Reale dal 19 marzo al 30 giugno: cinquanta capolavori che ripercorrono la vita di due maestri che hanno contribuito alla nascita di uno dei movimenti più importanti della storia dell’arte moderna, che vide a Parigi la sua nascita e la sua affermazione.

Autunno da protagonista sempre per Palazzo Reale (nel 2023 ha avuto un 53% di visitatori in più) con la grande mostra dedicata a Enrico Baj, pensata in occasione dei cento anni dalla nascita, e l’ampia retrospettiva di Edward Munch, realizzata in occasione degli ottant’anni dalla sua scomparsa e dopo quarant’anni dalla sua ultima mostra a Milano. L’arte di Munch sarà esplorata dal 1880 fino alla sua morte, avvenuta nel 1944, attraverso cento opere tra dipinti, disegni e stampe, tutti provenienti dal Munch Museet di Oslo. Milano città della moda, con Dolce&Gabbana in mostra a Palazzo Reale in primavera e, nell’autunno del 2025, un’esposizione dedicata a Dalì e la moda. Milano città della storia, in programma una mostra documentaria sulla figura di Giacomo Matteotti.

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