Milano omaggia Michela Murgia nel giorno del suo compleanno: ‘Festeggiatemi come vi pare’ al Teatro Carcano

Un recital con i suoi amici più cari e la proiezione di contenuti video inediti, arricchito da quattro racconti ritrovati e da altri testi perduti

Michela Murgia

Michela Murgia

Milano – Oggi, 3 giugno, Michela Murgia avrebbe compiuto 52 anni. Per l’occasione, il Teatro Carcano di Milano, dove era di casa, ospita un recital sold out dal titolo ‘Festeggiatemi come vi pare’, questa sera alle 20,30 con i suoi amici più cari e con la proiezione di contenuti video inediti.

Sul palco la ricorderanno Lella Costa, Teresa Ciabatti, Marcello Fois, Alessandro Giammei, Alessio Vannetti e Fabio Calabrò.  Il recital prende il nome dal libro ‘Ricordatemi come vi pare’, di recente pubblicato da Mondadori, autobiografia della scrittrice scomparsa il 10 agosto dell’anno scorso fa per un tumore ma anche testimonianza di tutto quello che ci lascia in eredità. “Se mi avessero chiesto che cosa volevo fare avrei risposto: 'Voglio cambiare il mondo’. Non l'ho certo cambiato tutto, ma la parte di tempo che ho attraversato forse non potrebbe dirsi quella che è se io non ci fossi stata”.

La viva voce dell'intellettuale torna a visitarci per una “resa dei conti sul potere, il femminismo, la fede, la letteratura". Ma soprattutto sulle dieci vite che ha vissuto con incantata sfacciataggine, senza paura, ripercorse oralmente nell'unica autobiografia organica possibile per una che ha attraversato il mondo correndo scalza, bruciando luminosamente ogni tappa. Alla vigilia della sua morte, la scrittrice ha trascorso una settimana a raccontarsi a Beppe Cottafavi, suo editor ed amico. Le registrazioni di quella sua ultima estate, ancora piena di storie come lo erano state le cinquanta precedenti, danno sostanza a questo suo libro straordinario, arricchito da quattro racconti ritrovati e da altri testi perduti che l'autrice ha scelto e indicato tra un ricordo e l'altro.

“Da un simile stagno brulicante di vita – si legge nella presentazione - come quello sulle cui rive è cresciuta, affiora un arcipelago di dettagli intimi: innamoramenti e parentele queer, matriarche oristanesi che sgranano rosari di cinque colori per salvare ogni continente, madonne con la parrucca, uomini violenti e maestri sognanti, lezioni di lingua sarda e cultura coreana, di esegesi biblica e di scrittura magica, di politica attiva e di militanza culturale Franca e visionaria, antifascista e immune dai compromessi, Murgia ci rivela com'è che una ragazza di provincia, addestrata a leggere il Vangelo e ad accontentarsi di sopravvivere, si sia messa in testa di cambiare il mondo invece, affidandosi a un'irriducibile aspirazione alla felicità”.