ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Memo Remigi: "Il Reggaeton mi dà la carica per nuove sfide"

il cantante compie 83 anni ed esce con il singolo ComoShapira: con i ragazzi ho scoperto una terza giovinezza

Memo Remigi

Milano -  «Nella Plaza del Sol , se ci penso sai ti vedo ancora…". Compleanno caraibico per Memo Remigi, che ieri ha festeggiato 83 anni dando alle stampe “ComoShapira”, suo nuovo singolo reggaeton. Reggaeton? Sì, reggaeton. Accompagnato da un video in cui, Panama bianco e Havana tra le labbra, si gode il tramonto di una pigra giornata estiva mentre i ragazzi ballano sulla battigia intrecciando nuovi amori. Tutto presentato ieri in tv passando da un pomeriggio su RaiUno con Serena Bortone davanti alle telecamere di “Oggi è un altro giorno” ad una serata su La7 con Zoro a “Propaganda Live”.

Remigi, cos’è ComoShapira? "Una parola che ho coniato io un anno fa per accompagnare un balletto che mi sono inventato cercando di imitare quelli di Gianluca Vacchi che impazzano sui social. Nel video non ho potuto ripeterlo perché girato in spiaggia mentre quel passo ha bisogno del pavimento liscio. Mi sono pure creato un alter ego chiamato ComoShapira con un suo profilo Instagram".

Cosa l’ha spinta ad incidere un pezzo reggaeton? "La voglia prendere il pubblico alle spalle. Per tanti sono sempre stato quello in giacca e cravatta che canta ‘Innamorati a Milano’, ma ‘Propaganda live’ è riuscita a tirare fuori la parte più nascosta finora di me: il piacevole casinista sempre pronto a metterla sull’ironia per prendere le cose dal lato più divertente. Per attualizzare il linguaggio del pezzo, ho voluto al mio fianco pure Nartico, un giovane rapper".

Un Remigi fuori copione, insomma. "Confrontandomi con un pubblico di ragazzi e quindi molto diverso da quello che mi segue abitualmente, ho scoperto una seconda, anzi, una terza giovinezza. Da qui l’idea di inventarmi un Memo (anche se all’anagrafe continua a chiamarsi Emidio - ndr) nuovo, diverso, in cerca di novità che alla mia età possano darmi carica e voglia di continuare a vivere".

Ce l’ha ancora un desiderio? "Sì, mi piacerebbe scendere in pista a ‘Ballando con le stelle’. Ne ho parlato un paio di anni fa con Milly Carlucci e aspetto".

Ormai s’è stabilizzato a Varese. "Nato a Erba, cresciuto a Como, ho vissuto per 35 anni a Milano prima di trasferirmi qui per assecondare i desideri di mia moglie Lucia che, seppur nata a Napoli, amava molto questi luoghi in cui aveva passato l’infanzia. Ci sono i laghi, i monti, e mi piace girarli in moto. Ho una Triumph Bonneville con cui me ne vado in giro assieme a Baggio, il mio bassottino a pelo ruvido. Ormai per me un compagno di vita".

A proposito di Lucia, salutata dopo sessant’anni di vita in comune dicendo che aveva “raggiunto un magnifico posto per una lunga e meritata vacanza”, in questa canzone dal sapore di mare e di spiagge lontane c’è un po’ il suo ricordo? "Sicuramente. Mia moglie era una viaggiatrice che amava molto i posti caldi ed esotici. L’ho persa a gennaio e le mando questa canzone con la speranza che la balli lì sulla spiaggia in cui si trova".