"I ragazzi nati all'inizio del Duemila hanno sempre avuto nella loro vita notizie di guerre, terrorismo, lupi di vario genere. In questo libro voglio spiegare che non solo non esiste solo una società del genere, ma che non deve esistere una società del genere. E lo faccio attraverso le storie di artisti che hanno vissuto altre società, hanno creato altri mondi". Il gionalista, critico musicale e voce radiofonica di Radiofreccia Stefano Mannucci ha presentato il proprio ultimo libro 'Batti il tempo', edito per il Castello marchio Chinaski Edizioni, alla libreria Feltrinelli di piazza Duomo a Milano insieme a uno scatenatissimo Diodato e con la colonna sonora di AmbraMarie, voce di Radiofreccia e già volto di X Factor.
Una presentazione con una platea nutrita ed emozionata tanto dai racconti del gigante Mannucci quanto dall'esibizione improvvisata di Diodato. Che ha cantato a cappella 'Lilac wine', brano di Jeff Buckley. Rendendo onore non solo all'indimenticato Buckley ma anche a tutta la musica internazionale.
"Tanti anni fa ero con una ragazza a casa mia, mi ha chiesto di farle sentire qualche mia canzone – ha raccontato Diodato -. Mi vergognavo, ero molto timido. E allora ho deciso di farle ascoltare la voce di Jeff Buckley che cantava ‘Lilac wine’. Lei dopo averla ascoltata attentamente mi ha detto: ‘Se la voce in questo brano è tua, ti sposo’. Aveva ovviamente capito che non ero io”.
"Potremmo cantarla e poi cercare una ragazza che ti sposi per questo” ha incalzato Stefano Mannucci durante la presentazione del libro. Ed ecco che è nata la magia: Diodato che improvvisa a cappella ‘Lilac wine’ di Jeff Buckley.