REDAZIONE MILANO

Milano: all’asta quadri dalla collezione di Monica Vitti. Quali sono e da chi sono stati dipinti

L’attrice scomparsa nel 2022 era un’appassionata di arte dai gusti raffinati. In tutto – compresi quelli appartenuti alla diva – sono in vendita con Finarte circa 150 opere

Milano: all’asta quadri dalla collezione di Monica Vitti. Quali sono e da chi sono stati dipinti

Milano, 24 giugno 2025 – Grande attrice, capace di alternarsi fra i registri drammatici e comici. Sex symbol refrattaria. E, scopriamo ora, anche collezionista d’arte dai gusti raffinati. Monica Vitti, la diva del cinema tricolore scomparsa nel 2022, aveva una grande passione per la pittura. Parte della sua collezione composta per lo più da dipinti del ‘900 finisce all’asta a Milano.

Giacomo Balla, Monica Vitti e Giorgio De Chirico
Giacomo Balla, Monica Vitti e Giorgio De Chirico

L’evento è in programma mercoledì 2 luglio a Milano, con l’asta di Arte Moderna e Contemporanea di Finarte, presso la sede di via dei Bossi 2, che presenta circa 150 lotti tra dipinti, sculture e opere grafiche di straordinario valore storico e artistico.

Monica e l’arte

Monica Vitti
Un intenso primo piano di Monica Vitti

Spicca tra tutte la prestigiosa collezione appartenuta a Vitti. I tre capolavori provenienti dalla galleria privata dell'attrice restituiscono una narrazione potente del primo Novecento italiano. In asta compariranno infatti due opere di Giorgio de Chirico e una rarissima tempera su carta del futurista Giacomo Balla.

Il primo, "Bagni misteriosi" (1935), olio su tela valutato tra i 400.000 e i 600.000 euro, è una trasposizione pittorica de L'Ospite misterioso, litografia realizzata per Mythologie di Jean Cocteau: una scena enigmatica in cui è lo stesso de Chirico a farsi protagonista tra le architetture oniriche di una cabina balneare.

Approfondisci:

Roberto Russo, il marito di Monica Vitti: al suo fianco dagli anni Ottanta fino alla fine

Roberto Russo, il marito di Monica Vitti: al suo fianco dagli anni Ottanta fino alla fine

Il secondo dipinto, "Niobe" (1921), eseguito durante il soggiorno fiorentino dell'artista, traduce su tela la suggestione del gruppo scultoreo dei Niobidi conservato agli Uffizi, testimoniando l'intensa fascinazione del Maestro per la classicità rivisitata in chiave metafisica.

L'opera di Giacomo Balla appartenuta a Monica Vitti (Artsy.net)
L'opera di Giacomo Balla appartenuta a Monica Vitti (Artsy.net)

Accanto ai due de Chirico, la Vitti custodiva un capolavoro del Futurismo: "Compenetrazione iridescente - studio per Penetrazione + spazio" (1912) di Giacomo Balla. Tempera su carta con uno studio grafico sul retro, l'opera, stimata tra i 65.000 e gli 80.000 euro, appartiene al ciclo raro e sperimentale in cui Balla esplora i temi della luce e del movimento nello spazio attraverso accostamenti cromatici vibranti.