ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Jerry Calà: “Sapore di mare? Pur di fare il film recitai gratis, per i produttori costavo troppo (mi sono rifatto con la percentuale sugli incassi)”

L’attore a teatro alla prima del musical di Fausto Brizzi con Paolo Ruffini tratto dalla pellicola dei Vanzina sugli Anni ’60: “I ragazzi di oggi? Dedicano troppo tempo a guardare il telefono e troppo poco a guardarsi negli occhi”

Fausto Brizzi, Jerry Calà ed Enrico Vanzina alla prima di “Sapore di mare“

Fausto Brizzi, Jerry Calà ed Enrico Vanzina alla prima di “Sapore di mare“

Milano, 22 febbraio 2025 – Dice Enrico Vanzina che la leggerezza è la profondità della gioia. Ed è proprio di lievità che vive la versione teatrale di “Sapore di mare”, agli Arcimboldi dal 27 marzo e al Clerici di Brescia il 15 e 16 aprile. L’altra sera il debutto al Teatro Alfieri di Torino, in una girandola di ombrelloni, spiagge affollate e baci a labbra salate, come direbbe il poeta, che vede Edoardo Piacente vestire i panni cinematografici di Jerry Calà, Fatima Trotta quelli di Marina Suma, Giulia Carrara quelli di Virna Lisi e Lorenzo Tognocchi quelli di Cristian De Sica. Tutto per comporre nell’obiettivo di Cecco il fotografo, interpretato da Paolo Ruffini, un’immagine virata nostalgia da spedire a quei ragazzi “che oggi dedicano troppo tempo a guardare il telefono e troppo poco a guardarsi negli occhi” come dice lo stesso Calà.

Jerry, di solito i film sono una cosa e i musical un’altra.

“Già, ma in questa versione teatrale ho ritrovato tantissimo del ‘Sapore di mare’ girato nell’83. Non è facile fare la trasposizione di un film di successo in un musical, anche se qua c’era il vantaggio di una colonna sonora fenomenale, a cui il regista Maurizio Colombi e gli autori hanno aggiunto un sacco di altri brani di quegli anni. Scelta che mi ha riportato alla mente l’utilizzo ‘narrativo’ delle canzoni fatto da un altro musical di grande successo quale ‘Mamma mia’ degli Abba”.

Ovvero?

“Hanno usato le canzoni degli anni 60 facendole entrare nella storia e nei dialoghi proprio come in quel film lì. Soluzione che m’è piaciuta tantissimo. Mi sono davvero emozionato. E poi…”.

E poi?

“L’idea di affidare a Ruffini il ruolo di outsider facendogli vestire i panni di questo fotografo-raccontatore che tiene le fila della vicenda, è una trovata molto riuscita”.

C’è una canzone che l’ha sorpresa più delle altre?

“Fatima che canta ‘Mi sei scoppiato dentro il cuore’ di Mina è un momento toccantissimo”.

Il repertorio è inattaccabile.

“Gran parte delle canzoni le canto da più di vent’anni pure nei miei spettacoli, dove racconto gli anni 80 prendendo spunto pure da film come ‘Sapore di mare’ e ‘Vacanze di Natale’ in cui continuo a rispecchiarmi molto”.

Due ritratti di un’Italia che non c’è quasi più.

“Al tempo la comicità era leggerezza e il politicamente corretto ancora non esisteva. Un film comico faceva ridere, non ci si chiedeva quale messaggio dovesse portare. E in ogni caso entrambi i film sono pezzi di storia”.

“Sapore di mare” in particolare l’ha definita come attore.

“Pretesi di farlo a tutti i costi. I produttori, infatti, non mi volevano perché secondo loro costavo troppo. Così accettai di recitare gratis, facendomi pagare a percentuale… e, a conti fatti, m’è andata bene”.

A fine spettacolo il pubblico torinese l’ha applaudita a lungo.

“È stata l’emozione clou della serata. Credo di aver avuto una parte importante nel film, che è rimasta nel cuore della gente. Specialmente il finale, bellissimo, della pellicola che questo musical rende con altrettanta efficacia”.

Il suo alter ego Edoardo Piacente, se la cava bene?

“Direi proprio di sì. Divertentissimo. E poi c’è Fatima che veste i panni di Marina Suma con straordinaria bravura”.

Ma la ragione di tutto questo affetto nei suoi confronti qual è?

“Forse che sono rimasto il bravo, semplice, ragazzo di una volta”.