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Ellie Goulding in concerto al Forum aspettando il Festival

L’artista inglese ha cantato alla festa di matrimonio di William e Kate ed è attesa come ospite a Sanremo di ANDREA SPINELLI

Ellie Goulding (Olycom)

Milano, 31 gennaio 2016 - Chissà se a Sanremo Ellie Goulding riuscirà ad incontrare Elton John, congiungendo ancora una volta quei destini che li legano dal 2010, quando l’interprete di Hereford arrivò alla posizione d’onore della classifica inglese con la cover di quella “Your song”, eseguita poi pure al matrimonio reale di William e Kate. Frattanto, nell’attesa di calare in Riviera, Miss Goulding si presenta domani al popolo del Forum nell’unica tappa italiana del tour messo in strada a supporto dell’ultimo album “Delirium”, uscito lo scorso novembre con riscontri di critica e di pubblico in linea (crescente, come dimostra lo sbarco ad Assago) con i predecessori “Halcyon” e “Lights”. E se il nuovo show rinuncia a “Your song”, non tralascia invece omaggi ad un artista molto caro alla cantante inglese quale Calvin Harris, di cui tornano quelle “Outside” e “I need your love” eseguite da Ellie (all’anagrafe Elena Jane Goulding, classe 1986) pure in piazza Duomo lo scorso ottobre nella roboante cornice dei festeggiamenti per il ritorno a Milano degli MTV European Music Awards. Oltre ai 20 milioni di copie venduti finora, il balzo in avanti che ha reso Ellie-Elena una popstar da Forum è dovuto alla mega-hit “Love me like you do”, contenuta nella colonna sonora del film “50 Sfumature di grigio” arrivato al primo posto nelle classifiche di 70 Paesi.

«Se il predecessore “Halcyon” l’ho scritto ad Hereford, pagando un inevitabile tributo alla nostalgia, e “Lights” in una camera da letto a Bromley mettendoci dentro canzoni e ricordi d’infanzia, “Delirium” è nato a Los Angeles in clima molto positivo e febbrile», spiega la Goulding, che in “Delirium” ha lavorato con Max Martin, Greg Kurstin, Ryan Tedder degli One Republic, Klas Ahlund e Guy Lawrence dei Disclosure, oltre al vecchio sodale Jim Eliot. «Rimettendomi al lavoro, infatti, mi sono detta che di canzoni tristi e introspettive ne avevo già scritte abbastanza…». Fidanzata con il bassista dei McFly Dougie Poynter (ma nel suo passato c’è pure Niall Horan degli One Direction e, qualcuno dice, pure Ed Sheeran, anche se lei smentisce), l’eroina di “Burn” giura di aver raggiunto con “Delirium” la sua dimensione. «Ho sempre sognato di incidere un grande album pop e penso di averlo fatto. Una parte di me vede questo album come un enorme esperimento pop fatto con coscienza, per posizionare la mia musica su un altro livello. Per natura l’artista non è mai completamente soddisfatto, eppure la mia sensazione al momento si avvicina molto alla felicità».