
Dylan Dog
Milano, 22 dicembre 2019 - «This is the end , beautiful friend…". Indimenticabili. Anzi, piuttosto, eterne. Note lacerate, perfette per fare da porta sonora a un Dylan Dog inatteso ma insieme prevedibile: "Londra… Merda. Sono ancora, soltanto, a Londra". Una metropoli di macerie. Un mondo di macerie. Intatto solo il Galeone Senza Nome. A bordo, il Capitan Nessuno. E un improbabile nostromo, baffuto e loquace. Grottescamente shakespeariano come la tempesta che squassa la nave. Lasciando immoto il più giovane dei due uomini. Whitman in maglietta da marinaio: "Rose gocce sanguinanti sul ponte, dove è disteso il mio capitano! Caduto, morto, freddato!". Si chiude una storia durata 400 puntate, per aprirsene un’altra. Si chiude in un arcobaleno nero di rivisitazioni pop, dall’Isola del Teschio abitata da una King Kong supersexy all’Isola del Tesoro su cui è sepolto fra le liane un Maggiolone targato 666, dalla frase cult di Super Mario Bros alla battuta più celebre di Star Wars. Una scommessa con il pubblico - come reagiranno i fedeli di Casa Bonelli? - “E ora, l’Apocalisse!”, il numero 400 di Dylan Dog con cui termina il “ciclo della meteora” e si apre la seconda vita dell’indagatore dell’incubo.
Già in libreria in versione cartonata, in bianco e nero, l’albo 400 uscirà in edicola venerdì 27 dicembre, per essere presentato il giorno seguente alla Mondadori di via Marghera. Presenti i disegnatori delle tavole, a colori, Corrado Roi e Angelo Stano, insieme agli autori delle altre due copertine, Gigi Cavenago e il maestro Claudio Villa. E a Roberto Recchioni, soggettista, sceneggiatore, l’artista che ha preso in mano il Dylan Dog del nuovo corso: "Fino ad ora sono stato molto cauto perché so di avere una voce autoriale, una voce forte che, se scrive un personaggio, lo scrive nel suo modo. Mi sono abbastanza trattenuto in questi 5 anni, ma adesso il Dylan che vedrete sarà un Dylan diverso, il mio Dylan a tutti gli effetti". Trattenuto abbastanza, l’irrefrenabile Recchioni, ma non tanto da evitare a Dylan di convolare a nozze con Groucho: "Non è uno scherzo, non è un escamotage: è un matrimonio d’amore. Ci tenevo a scrivere una storia come questa".
E neppure - ahi, lo spoiler… - dall’impedire l’omicidio di Tiziano Sclavi per mano del suo stesso figlio: "Chiaramente una provocazione, ma per fortuna la ‘vittima’ ha reagito benissimo, anche perché non ho fatto altro che portare avanti quel discorso di eredità che lui stesso mi aveva chiesto all’inizio, ma che io nei primi anni sono stato un po’ timoroso nel realizzare fino in fondo".