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Torna Catherine Russell, fra Marsalis e Bowie

Iconica, suo malgrado. Secondo il Wall Street Journal “The best blues and jazz singer going today”. L’interprete più grande fra jazz e blues di oggi di MARCO MANGIAROTTI

Catherine Russell

Milano, 10 dicembre 2015 - Iconica, suo malgrado. Secondo il Wall Street Journal “The best blues and jazz singer going today”. L’interprete più grande fra jazz e blues di oggi. Catherine Russell è la stella che illumina la tradizione nel programma contemporaneo di “Aperitivo in Concerto, domenica alle 11, altro merito della direzione artistica non ideologica di Gianni Morelenbaum Gualberto. Sotto l’albero del Concerto di Natale. Catherine è guest star delle istituzioni musicali newyorchesi, al Lincoln Center e alla Carnegie Hall, nelle stagioni musicali di Wynton Marsalis, perché è una fra le più grandi cantanti americane sulla scena internazionale. Figlia di Carline Ray, contrabbassista di Mary Lou Williams, e del celebre band leader Luis Russell, direttore dell’orchestra di Louis Armstrong, ma anche in studio e in concerto con David Bowie.

E Steely Dan, Cyndi Lauper, Jackson Browne, Michael Feinstein, Levon Helm, Paul Simon, Rosanne Cash, Carrie Smith. Trasversalità strepitosa per la più credibile e stimata testimone vocale del repertorio africano-americano degli anni Venti e Trenta. Al Manzoni Catherine Russell ci porterà nella Harlem della Swing Era con gruppo di solisti diretti da Matt Munisteri. La madre Carline Ray è protagonista dell’emancipazione nera con le International Sweetheart of Rhythm di Mary Lou Williams e Ruth Brown. Lei, per non essere da meno, si diploma all’American Academy of Dramatic Arts, da artista laureata e totale, amata dai puristi, Bowie, Browne e Steely Dan.