Milano, 30 novembre 2023 – Restituire allo splendore originale tre capolavori del patrimonio artistico dell’Accademia di Brera raffiguranti episodi storici e mitologici di grande fascino e drammaticità.
E al contempo celebrare con un’iniziativa culturale e di responsabilità sociale i vent’anni di attività. È con queste finalità che Value Search, società milanese fondata nel 2003 da Giovanna Brambilla e focalizzata nell’executive search, ha deciso di dare valore e concretezza alla collaborazione pubblico-privato.
L’iniziativa, presentata ieri sera nella Sala Napoleonica dell’Accademia di Brera, prevede che tre dipinti del patrimonio vengano sottoposti a un intervento di restauro che richiederà 18 mesi di lavoro.
Le opere d’arte
Dei tre dipinti, tutti realizzati nell’Ottocento con la tecnica olio su tela, quelli che presentano le problematiche maggiori sono l’opera di Francesco Nenci intitolata Zenobia tratta dal fiume Arasse da alcuni pastori Parti (ante 1809) e Ciro ritrova Pantea col cadavere di Abradate (1853) di Carlo Prayer. Per queste due opere l’intervento di restauro sarà particolarmente delicato e complesso.
Il terzo dipinto, Il duca Francesco Sforza pone la prima pietra dell’Ospedale Maggiore (1853) di Ismaele Teglio Milla, allievo a Brera di Francesco Hayez, presenta invece minori criticità.
L’intervento, che è stato affidato a Simona Fiori, è il primo di questo tipo mai realizzato dall’Accademia di Brera grazie al contributo di una società privata.
I protagonisti
“Il fatto di aver trovato in un’istituzione milanese importante come l’Accademia di Belle Arti di Brera l’interlocutore giusto per dare forma al nostro progetto – spiega Giovanna Brambilla – è motivo di orgoglio e di soddisfazione, così come il fatto di poter contribuire a recuperare e valorizzare una piccola parte del patrimonio artistico nazionale”.
“Siamo estremamente grati a Value Search per la sua generosità nell’aver scelto di celebrare il suo ventennale sostenendo il restauro di tre dipinti del nostro patrimonio storico, restituendoli alla comunità e agli studi, con un’operazione in fruttuosa sinergia fra pubblico e privato”, ha detto il direttore dell’Accademia, professor Giovanni Iovane.