
L'accampamento notturno all'esterno della sede del centro estivo. Nel tondo, il sindaco Sonia Belloli
Zibido San Giacomo – “Pronti ad attivare un supporto psicologico per i bambini, in caso di bisogno”. Così la sindaca di Zibido San Giacomo, Sonia Belloli, torna su quanto avvenuto nella notte tra venerdì e sabato al camping del centro estivo. Scavalcato il muro di cinta, un gruppo di ragazzi con maschere e spranghe ha fatto irruzione nel campetto polivalente gestito dal Comune, dove si trovavano 70 bambini fra elementari e medie, che avrebbero trascorso lì la notte in tenda. Nessuno si è fatto male, né ci sono stati danni materiali, ma i vandali – ai quali si sta ora cercando di dare un volto - hanno seminato paura e disorientamento, specie tra i più piccoli. In accordo con le famiglie, le educatrici della cooperativa che ha in gestione il centro estivo hanno deciso di non annullare il pernottamento in tenda, per non traumatizzare ulteriormente i bambini, ma gli strascichi dell’episodio non smettono di farsi sentire, tant’è che alcuni sono ancora spaventati.
“Se si ravviserà il bisogno di un supporto psicologico, il Comune è pronto ad attivarsi in questo senso“, annuncia la sindaca Sonia Belloli. E’ stata lei, in mattinata, a depositare la denuncia per quanto accaduto. “Resta un fatto inqualificabile, che va ben oltre la semplice bravata. Si è davvero superato il limite – prosegue -. Se l’episodio verrà catalogato come reato e dovesse scaturirne un procedimento giudiziario, il Comune si costituirà parte civile”. Molestie e disturbo a persone: queste le ipotesi di reato che potrebbero gravare sugli artefici del raid, otto in totale, che hanno agito col volto travisato e brandendo delle mazze. Per adesso si resta, appunto, nel campo delle ipotesi poiché le indagini sono appena state avviate. Con l’auspicio che i responsabili possano essere individuati al più presto, “ora la comunità locale ha bisogno di ritrovare serenità, con una rinnovata compattezza tra famiglie e istituzioni”, conclude Belloli.