
In pochi minuti caduti 35-45 millimetri di pioggia, barriere in via Vittorini per proteggere le case. Non è stato necessario attivare la vasca del Parco Nord per limitare la piena prima di Niguarda. .
La bomba d’acqua ha spazzato Milano a metà pomeriggio, in linea con le preoccupate previsioni della vigilia e con gli allarmi preventivi che hanno consigliato al Comune di tenere chiusi per precauzione tutti i parchi recintati. La conta ufficiale dice che la bufera domenicale delle 17.30 ha abbattuto almeno cinque alberi (di cui uno in piazzale Baiamonti e uno in via Anfossi), per fortuna senza coinvolgere passanti come nel drammatico caso della sessantatreenne morta a Robecchetto con Induno.
Super lavoro per i vigili del fuoco del Comando provinciale, che alle 19.30 avevano già risposto a 104 richieste d’aiuto (con altre 52 in coda): le chiamate hanno riguardato soprattutto sottopassi allagati (criticità in via Negrotto e in via Lombroso), caduta di arbusti in strada, cartelloni pubblicitari divelti dalle forti raffiche di vento e cantine a mollo. L’acqua è entrata anche nel mezzanino del capolinea della M4 a Linate.
In un amen, informa l’assessore comunale alla Protezione civile Marco Granelli, sono venuti giù 35-45 millimetri di pioggia, a tratti misti a grandine. Le precipitazioni altrettanto intense a nord della metropoli (20-30 millimetri) hanno gonfiato a monte il torrente Seveso, anche se ieri (a differenza del giorno prima) non c’è stato bisogno di attivare la vasca di laminazione del Parco Nord (comunque svuotata e pronta ad accogliere la piena in eccesso) per evitare l’esondazione in via Valfurva a Niguarda. "Prudenza fino alle 20, per cortesia. Tra le 19 e le 20 ci sarà un secondo passaggio temporalesco", ha avvisato via social il sindaco Giuseppe Sala, anche se il secondo tempo è stato ben più contenuto del primo –. Oggi non abbiamo aperto i cancelli dei parchi recintati, ma era necessario farlo. Al momento qualche allagamento. Seveso sotto controllo. Monitoriamo costantemente la situazione", la conclusione del primo cittadino.
Le barriere mobili sono entrate in azione in serata in via Vittorini per deviare l’eventuale uscita di acqua di tombini e mettere al riparo le abitazioni in caso di risalita dei livelli del Lambro (che attorno alle 20 ha superato la sogilia di attenzione). "Tutto il sistema idraulico di Regione Lombardia, comprese le decine di vasche di laminazione e aree golenali dislocate in tutto il territorio regionale, stanno facendo il loro lavoro", ha aggiornato alle 20 l’assessore regionale al Territorio Gianluca Comazzi.