
I magazzinieri che si occupano di servizi appaltati dalle sedi Rai di Milano e Torino, in sciopero perché "da mesi non percepiscono le stipendio", incassano l’appoggio del fumettista Zerocalcare, all’anagrafe Michele Rech. Solidarietà espressa attraverso una vignetta d’autore, diffusa sui social dalla Cgil per sensibilizzare su una vicenda che si sta trascinando da tempo senza una soluzione: "Con i lavoratori e le lavoratrici Roger a casa senza stipendi", firmato Zerocalcare. È l’ultimo atto di una battaglia che a Milano coinvolge 25 magazzinieri impiegati dalla Tv pubblica, negli studi di via Mecenate e nella sede di corso Sempione. Si occupano di servizi appaltati alla società Roger Logistics che, travolta dei debiti, ha smesso di pagare dipendenti e fornitori ed è finita sotto pignoramento. I lavoratori dell’appalto Rai sono senza stipendio di maggio, e hanno portato avanti un lungo sciopero per chiedere risposte anche alla committente e un intervento per sbloccare una situazione che sta mettendo in crisi 25 famiglie.
Per altri 33 magazzinieri che lavorano invece sull’appalto della Scala la vertenza ha avuto una svolta positiva. Dopo un lungo braccio di ferro con i sindacati, nei giorni scorsi si è arrivati a un punto d’incontro. Verranno riassorbiti infatti dalla Cooper Pul, società che subentra alla Roger nell’appalto, con contratti a tempo indeterminato a 40 ore settimanali. Una parte degli stipendi arretrati sono già stati pagati, mentre il resto secondo l’accordo raggiunto dovrà essere versato entro il 20 ottobre. La vicenda si incrocia con l’inchiesta della Procura di Milano che nel novembre 2019 aveva scoperchiato un giro di tangenti all’ortomercato.
Inchiesta a carico dell’ex dg Sogemi Stefano Zani (arrestato e poi rimesso in libertà nel 2020) e dei presunti corruttori, l’imprenditore Giorgio Gnoli e un suo dipendente. L’indagine travolse la Ageas Impresa Consortile Lombarda srl, una delle società che si occupavano di facchinaggio nell’ortomercato, amministrata da Gnoli. La Ageas ha la stessa partita Iva della Roger Logistics, che negli anni successivi ha lavorato per istituzioni come la Tv pubblica e il “tempio della lirica“. Roger avrebbe riassorbito i lavoratori di Ageas dopo l’inchiesta, subentrando quindi anche negli appalti. Ageas di fatto ha "cambiato nome ma non partita Iva", continuando a operare. A sua volta Roger Logistics è finita in cattive acque, e ha smesso di pagare i dipendenti. "Ora avanti con la lotta", promette la Slc-Cgil di Milano e nazionale ringraziando Zerocalcare per l’appoggio.
Andrea Gianni