Il suo arresto provocò, nel 2012, la caduta della Giunta Formigoni, in un periodo segnato da una lunga serie di inchieste che all’epoca hanno coinvolto assessori e consiglieri regionali. Ora l’ex assessore regionale alla Casa, Domenico Zambetti, chiede di poter lasciare gli arresti domiciliari, dove si trova dal dicembre 2021 per scontare una condanna definitiva a sette anni e mezzo di reclusione per voto di scambio e concorso esterno in associazione mafiosa. Il suo legale, l’avvocato Corrado Limentani, ieri ha chiesto al Tribunale di Sorveglianza l’affidamento in prova ai servizi sociali del 71enne. I giudici si esprimeranno nei prossimi giorni. Zambetti si sarebbe asservito alla ’ndrangheta e avrebbe promesso lavori e appalti in cambio di voti. Pagando 200mila euro aveva ottenuto circa quattromila preferenze, decisive per la sua elezione.
A.G.