Writer, bombolette e droga: accusati anche di associazione a delinquere

In due trovati in possesso di 12 chili di droga. La merce sarebbe servita all'autosostentamento del gruppo

Marijuana e bombolette spray, il kit della crew "Wca"

Marijuana e bombolette spray, il kit della crew "Wca"

Milano, 17 maggio 2016 - La crew "We can all" sgominata da un'operazione della polizia locale di Milano è ora accusata anche di associazione a delinquere. Interessati i nove writer, appartenenti al Wca ("noi possiamo tutto"), già indagati per danneggiamento e imbrattamento nell'inchiesta che ha portato all'arresto di due di loro trovati in possesso di 12 chili di hashish e marijuana. Stamani, il giudice delle direttissime di Milano ha convalidato l'arresto e disposto il carcere per uno dei due bloccati ieri (l'altro è stato fermato a Reggio Emilia). Il processo milanese per il giovane accusato di spaccio di stupefacenti inizierà il prossimo 21 giugno.

L'indagine del Nucleo antigraffiti della Polizia locale è iniziata due anni fa proprio a seguito di una serie di 'attacchì della 'Wca' ai treni della metro di Milano. In questo periodo, gli investigatori sono riusciti ad individuare i principali componenti del gruppo e in più occasioni è emerso un legame con lo spaccio di droga come fonte di sostentamento e di auto-sostentamento, oltre alla vendita di dvd con le imprese dei writer più selvagge (assalti sui treni, irruzioni nei depositi ferroviari, ecc). Nel corso delle perquisizioni, che si sono svolte a Opera, Segrate e Reggio Emilia sono state trovate anche 27 piante di marijuana pronte per essere essiccate oltre alla droga già lavorata, mentre tra gli oggetti trovati ci sono cartelli con la scritta «vietato attraversare sui binari» e martelli frangivetro.

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