
Palazzi a Milano
Milano, 30 ottobre 2020 - L'incremento dell'indice di edificabilità massimo fino al 20% previsto dalla Lombardia con la Legge Regionale 18/2019, a Milano si potrà applicare solo a cinque aree della città: Certosa, Lambrate, Corvetto/Rogoredo, Piazza Maggi e Segesta/San Siro. Lo prevede una delibera, approvata oggi dalla Giunta, che nei prossimi giorni sarà in discussione in Consiglio Comunale.
Il provvedimento individua le aree comunali che possono essere escluse dall'incremento dell'indice di edificabilità massimo e modula la riduzione degli oneri di urbanizzazione e del contributo di costruzione, riducendo quindi l'applicabilità delle misure previste dalla Legge Regionale stessa. Secondo il Comune il bonus volumetrico, valido in maniera generalizzata e diffusa su tutto il territorio comunale, non ha finalità di rigenerazione e si pone in contrasto con la strategia con cui il Piano di governo del territorio lega l`aumento della capacità edificatoria all`accessibilità alla rete di trasporto pubblico e con i valori paesaggistici. La riduzione degli oneri di urbanizzazione e del contributo sul costo di costruzione dovuti previsti dalla stessa Legge Regionale, inoltre, a Palazzo Marino è ritenuta causa di criticità rispetto alla possibilità di garantire la realizzazione di servizi primari come scuole, parchi, strade e impianti sportivi nell'ambito degli interventi di rigenerazione urbana sul territorio.
"Cerchiamo di arginare i danni clamorosi di una legge che va nella direzione opposta alla rigenerazione, consentendo un incremento indiscriminato delle volumetrie in deroga al Pgt e alle norme morfologiche e riducendo gli oneri di urbanizzazione da versare - ha commentato in una nota l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran -. Se queste sono misure che magari possono aiutare altri comuni lombardi, di sicuro non aiuterebbero Milano. Basti pensare che in otto mesi per effetto di questa legge abbiamo avuto 30 milioni di introiti in meno da destinare alla realizzazione di opere pubbliche fondamentali per la città". Per quanto riguarda il primo punto, il Comune di Milano stabilisce quindi che l'incremento volumetrico fino al 20% non dovrà applicarsi sull'intero territorio comunale, ma soltanto nei cinque ambiti caratterizzati da elevata accessibilità e una diffusa necessità di rigenerazione del tessuto urbano. Vengono escluse le possibilità derogatorie previste in tema di altezze, norme quantitative, morfologiche, tipologie di intervento e distanze previste in quanto già coerentemente disciplinate dai dispositivi del Pgt.
Per quanto riguarda la riduzione degli oneri il Comune stabilisce che può essere applicata solo in presenza di tre condizioni certificate, e comunque fino al massimo del 15%: rispetto del principio di invarianza idraulica e idrologica; bonifica degli edifici e dei suoli contaminati nel caso in cui venga effettuata dal soggetto non responsabile della contaminazione; utilizzo, anche relativamente alle eventuali operazioni di bonifica, di protocolli e tecnologie innovative.