Milano, due violenze al giorno sulle donne: "State attente"

L’allarme del procuratore aggiunto Maria Letizia Mannella: preoccupa l’escalation, ci sono anche quattro stupri di gruppo

Protesta a Milano contro le violenze sulle donne

Protesta a Milano contro le violenze sulle donne

Milano, 24 novembre 2019 -  «Le violenze a Milano sono in aumento, è un problema sociale. Invito ad adottare due accorgimenti: rendere “ultra illuminati” gli spazi attorno alle discoteche e aumentare i controlli mirati a contrastare i tassisti abusivi». Parla chiaro il procuratore aggiunto Maria Letizia Mannella, capo del pool fasce deboli del Tribunale di Milano. Lo spunto di riflessione arriva dall’ultimo arresto, quello del ventunenne Vi.M. finito ai domiciliari con l’accusa di aver violentato una coetanea sudamericana, il 12 ottobre, a pochi passi dalla discoteca Old Fashion, dove i due si erano conosciuti quella sera.

Il procuratore non lesina i dati sulle violenze: «Dall’introduzione del codice rosso, da agosto, fino alla settimana scorsa, si sono verificati 167 episodi tra cui 4 violenze di gruppo. Negli ultimi due mesi, in particolare, sono in crescita le violenze sui mezzi pubblici. Ma il dato positivo è che aumentano le denunce e che anche vittime giovani si presentano ai nostri uffici per raccontare cosa hanno subito. Una 12enne, per esempio, è riuscita a fotografare il suo aggressore che l’aveva palpeggiata sull’autobus. Fa specie che queste persone facciano subire atti indesiderati anche a ragazzine così piccole. Di solito sono dei seriali che, in situazioni loro “vantaggiose”, ne approfittano. Ma se uniamo le forze possiamo fermarli: identificarli grazie alle telecamere, alle foto, alle testimonianze. Bisogna sempre denunciare, mai lasciar perdere. La propria denuncia può servire a evitare che un’altra donna subisca lo stesso trauma».  A tal proposito, il magistrato torna sul caso dell’Old Fashion: «È un trauma grave, la ragazza cercava un momento di svago dopo una settimana di studio ed era uscita con i suoi amici per questo. Ma la serata, da allegra, si è trasformata in un incubo per lei».

Il procuratore aggiunto dà qualche consiglio: «Un uso moderato di alcol.  La prima difesa, e lo dico soprattutto alle ragazze che più facilmente diventano ‘prede’, è essere in condizioni di lucidità. Se si è in gruppo, deve esserci almeno una persona sobria in grado di intervenire se qualcosa non va. Il secondo consiglio è non allontanarsi mai dal gruppo di amici o, se si fa, informare sempre gli altri. La persona con cui ci si apparta deve sapere che gli altri sono stati informati».  Il terzo consiglio è una raccomandazione ricorrente che però è sempre bene tenere a mente: «Non lasciare mai incustodito il bicchiere con la propria bevanda. È facile che qualcuno possa versare degli stupefacenti o altre sostanze per limitare o impedire la capacità di reagire. Infine, mai servirsi dei cosiddetti tassisti abusivi».  Torna in mente il caso - era luglio 2018 - quando un tassista irregolare, un uomo egiziano di 61 anni, fu arrestato dai carabinieri per aver violentato una ragazza di 20 anni la notte del 16 giugno. L’uomo, che la ragazza conosceva, si era offerto di accompagnarla a casa dopo una serata che la giovane aveva trascorso all’Old Fashion. Solo al risveglio la vittima aveva realizzato di essere stata stuprata dall’uomo che aveva approfittato del suo stato di ubriachezza. 

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