Vigili, l’opzione congelamento dell’informativa

La Prefettura propone una mediazione per riaprire uno spiraglio nella contesa tra Comune e sindacati sulla riorganizzazione della polizia locale. Entro domani la risposta affermativa, altrimenti il Comitato deciderà il da farsi.

Il tentativo di conciliazione non è andato a buon fine, come ci si aspettava. Tuttavia, la mediazione della Prefettura ha portato a una proposta che potrebbe riaprire uno spiraglio. Con un’avvertenza: c’è tempo fino a domani per dare una risposta affermativa; in caso contrario, Palazzo Diotti riterrà la questione chiusa e deciderà il da farsi al tavolo del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con quasi certo differimento dello sciopero in programma il 7 dicembre. È andato in scena ieri pomeriggio l’ennesimo confronto a distanza tra Comune e delegati sindacali sulla riorganizzazione della polizia locale: al centro della contesa c’è il piano dell’amministrazione di triplicare il numero delle pattuglie in strada di sera (da 10 a 20) e di notte (da 5 a 15), scardinando per gli assunti post 2017 il sistema dei coefficienti per l’uscita dai turni.

Lo scorso 10 novembre, Palazzo Marino ha approvato una delibera e poi inviato un’informativa ai rappresentanti dei lavoratori, dando come deadline per un eventuale accordo la data del 31 gennaio 2024 e aggiungendo che in caso di mancata intesa alcune clausole del contratto decentrato del 2002 verranno comunque sostituite unilateralmente il 13 febbraio 2024. Un ultimatum che ha generato la reazione dei sindacati: prima il Sulpl e poi confederali e Csa hanno proclamato l’agitazione per il giorno di Sant’Ambrogio, con stop agli straordinari dal 4 al 10 dicembre. Come uscire dall’impasse? Corso Monforte ha proposto al Comune di congelare delibera e informativa per tre mesi, così da dare un segnale che faccia ripartire la trattativa. I dirigenti dell’amministrazione hanno preso tempo per decidere: con ogni probabilità, la risposta arriverà dopo un confronto politico con la Giunta. Nel caso arrivasse il via libera allo stop momentaneo, la palla passerebbe ai sindacati.

Nicola Palma