
L’agente di polizia locale Salvatore Furci avrà un assegno dal Comune
Corbetta
Nella giornata di ieri è tornato in servizio il vigile urbano Gregorio Dipilato, che era stato licenziato dal sindaco Marco Ballarini nel novembre dello scorso anno dopo ben 33 anni di servizio. Il Tribunale di MIlano, accogliendo le testi degli avvocati difensori di Dipilato - Ferruccio Centonze e Manuela Santantonio -, ha dichiarato illegittimo il provvedimento, ordinando il reintegro del vigile e il pagamento degli stipendi non percepiti da novembre a luglio. Il Comune di Corbetta è stato anche condannato dal giudice al pagamento delle spese legali.
Dipilato era stato licenziato dopo tre provvedimenti disciplinari: uno era relativo all’accusa che lo stesso avrebbe avuto accesso agli atti anagrafici di alcuni cittadini per motivi non di lavoro, e fuori dagli orari stessi di lavoro. Un secondo riguardava i rapporti dell’agente con Salvatore Furci (accusato di aver tentato di incastrare la comandante Lia Vismara accusandola di spaccio di droga, attualmente in carcere) al quale avrebbe passato i documenti d’archivio. La terza contestazione disciplinare riguardava i pranzi consumati quando era ancora in orario di servizio.
"Abbiamo sempre sostenuto l’illegittimità di questo licenziamento e ora anche il Tribunale ci dà ragione – afferma Sergio Bazzea, sindacalista segretario provinciale Diccap-Sulpl –. Crediamo che ora gli venga data la possibilità di trasferirsi presso un’amministrazione che ne sappia valorizzare l’esperienza e la professionalità".
Anche per Salvatore Furci il Tribunale di Milano, a fine maggio, aveva dichiarato illegittimo il licenziamento attuato dal Comune di Corbetta dopo che lo stesso era stato dichiarato "non idoneo" dalla comandante dei vigili urbani Lia Vismara. Per lui il giudice, visti gli atti della denuncia a suo carico, non ha prescritto il reintegro ma il Comune dovrà comunque risarcirlo con un assegno di 10mila e 500 euro. G.Ch.