Milano, il Covid chiude l’ultima videoteca

Da oltre trent’anni in via Washington. "Abbiamo battuto Blockbuster, Internet...ma non il virus"

Michele Quattrocchi nella sua videoteca

Michele Quattrocchi nella sua videoteca

Milano, 10 maggio 2020 - Chiude la storica videoteca 'Le Cinéma'. Dal 1986 le porte del negozio di via Washington 90 sono state aperte per 365 giorni all’anno, fino alle 22, compreso il giorno di Natale. Ieri il proprietario Michele Quattrocchi ha comunicato la sua intenzione di chiudere.

Location ambita per video musicali e film, qui tra gli altri ha girato la sua pellicola Maccio Capatonda, la videoteca ha un magazzino unico con 28mila titoli tra dvd, vhs e non solo. Sotto l’annuncio di chiusura su Facebook "La videoteca Le Cinèma chiude. Svendita totale", tantissimi hanno commentato la notizia: "Mio padre è vostro cliente dal ’92. Il vostro negozio è stato un’isola di serenità, cultura e resistenza all’andazzo generale. Peccato, peccato, peccato! Rimarrete nel cuore di molti", "Siete stati un faro per il mondo dei cinefili milanesi" e "Avete resistito contro tutto e tutti!". Molteplici le cause che hanno portato il 62enne Quattrocchi a decidere di abbassare la saracinesca: "Abito nell’Alessandrino e sta diventando sempre più stancante fare ogni giorno la strada, inoltre ho un’altra attività vicino a dove abito che mi piace molto". L’emergenza coronavirus è stata "l’ultima goccia, ormai era impossibile noleggiare o vendere dvd, tra i clienti avevamo anche molti studenti che venivano qui per preparare le tesi e i licei che affittavano film d’autore". Lontani gli anni d’oro nei primi anni ’90, tra noleggio di vhs e cd. Solo in via Washington 90 lavoravano dodici dipendenti. Erano rimasti in tre ad aiutare Quattrocchi. "Gli ho proposto di continuare ma loro non hanno voluto...".

Nato a Catania e arrivato a Milano a vent’anni come poliziotto, Quattrocchi lasciò la divisa per seguire la sua vera passione: il cinema. Sull’onda del boom, in poco tempo aprì cinque punti noleggio. A resistere però, prima allo sbarco nel 1994 del colosso americano Blockbuster e poi nel Duemila alla pirateria online, fu il solo negozio di via Washington. In tre decenni ha servito 25.423 tesserati, clienti fidelizzato negli anni tra i quali, nel passato, Mina e Marina Berlusconi. "Abbiamo sempre fatto un lavoro diverso, puntando su tutto quel che veniva pubblicato, dal trash agli autori. Blockbuster aveva 600 titoli, noi 28mila. Siamo rimasti anche dopo il loro crac". Presto si chiude, ma la fila fuori dal negozio c’è: "Stiamo vendendo tutto quel che abbiamo, da edizioni limitate a produzioni di Fellini e Monicelli...Non ci dormo la notte, ma siamo arrivati proprio al capolinea. Con il Covid abbiamo smesso di lavorare anche per programmi tv come ‘Che tempo che fa’ che noleggiava fino a 200 dvd al mese per esigenze di produzione. Questa è la fine di un settore".  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro