MARIANNA VAZZANA
Cronaca

"Il nostro sogno per via Gluck": il progetto dei cittadini vola alto

L’idea degli “Amici della Martesana” celebra la ballata di Celentano

Un rendering della piazzetta tra via Gluck e viale Lunigiana

Milano, 15 settembre 2016 - La petizione popolare per creare "uno sprazzo di verde" in mezzo al cemento in onore della celebre ballata “Il ragazzo della via Gluck” era stata lanciata da un gruppo di cittadini del quartiere lo scorso febbraio, in occasione del cinquantesimo compleanno della canzone. Un desiderio che piano piano è stato abbracciato da migliaia di persone: trasformare la piazzetta di via Gluck a ridosso di viale Lunigiana - oggi bersagliata dalla sosta selvaggia - in uno spazio d’incontro con verde e panchine, allargarla creando una Ztl tra le vie Bruschetti e Lunigiana "tutelando i parcheggi per i residenti", potenziare l’illuminazione, sistemare panchine, parcheggi per biciclette e non solo. Un progetto che i cittadini avevano proposto prima delle elezioni, e a cui l’ex sindaco Pisapia aveva guardato con favore.

E ora? "Non ci siamo arenati, anzi. Siamo pronti a parlare con la nuova giunta. E a breve presenteremo la nostra idea al quartiere", sottolinea Pippo Amato, presidente dell’associazione Amici della Martesana-Greco che ha lanciato l’idea insieme a Legambiente. In questi mesi le realtà territoriali si sono portate avanti immaginando come trasformare l’area concretamente: i rendering ci sono già (mostriamo un’immagine in anteprima). E anche se si va coi piedi di piombo, visto che "non ci siamo ancora confrontati nemmeno con l’amministrazione comunale", la proposta messa su carta merita di essere guardata. Un sogno? Chissà. Nel disegno spunta un’anima verde al centro della piazzetta tra via Gluck e viale Lunigiana, circolare, con una seduta tutt’attorno. È il cuore di un cerchio più grande, creato utilizzando dei blocchi di porfido più scuri rispetto agli altri e che, visto dall’alto, ricorda la forma di un disco, un 45 giri.

"C’è anche l’idea - continua Amato - di collocare un’installazione con sagome di ragazzini che giocano a piedi nudi nell’erba. Questo sarebbe un chiaro richiamo al ragazzo della via Gluck. L’intenzione è anche quella di sistemare delle scarpe, sempre parte dell’installazione, per evocare gli anni Sessanta: allora i ragazzini che giocavano sull’erba erano abituati a toglierle per non rovinarle". La molla che ha spinto i cittadini ad attivarsi è stata la constatazione che "quel tratto di via Gluck, che il Comune ha accettato di preservare inserendolo tra i beni paesaggistici e culturali, meta quotidiana di turisti provenienti da tutto il mondo, è ora in stato di forte degrado".

L'intenzione è migliorare la qualità di vita creando un luogo per l’incontro e la socialità. Portare bellezza celebrando nello stesso tempo “Il ragazzo della via Gluck”. L’auspicio è che la strada possa cambiare volto, in meglio, ricalcando la storia della stessa ballata di Adriano Celentano passata dalle stalle alle stelle in pochi mesi: “bocciata” a Sanremo nel febbraio del 1966, a fine anno era volata tra i singoli più venduti.