Proprio un anno fa la redazione del Giorno documentava la situazione di degrado ben nota ad autorità e cittadini, che affligge via dei Transiti e tutta l’area a ridosso della metro Pasteur. Sembrava impossibile ma dopo un anno lo scenario è ancora peggiore. Come mostrano le foto, in cui si vedono capannelli di persone bivaccare per terra, su materassi e a ridosso del giardino della piazzetta in stato di evidente alterazione in pieno giorno, la zona d’estate diventa meta prediletta di gruppi appartenenti alla comunità sudamericana che sfruttano la possibilità di acquistare alcolici nei minimarket aperti fino a tarda notte per lasciarsi andare ai fumi dell’alcool, fare baccano fino all’alba e in alcuni casi continuare il “rito“ per il resto della giornata.
Bottiglie di vetro per terra, rifiuti di qualsiasi tipo e un senso di insicurezza generale che traspare passando per le vie incriminate. Se spesso e volentieri è Amsa a doversi occupare di quello che rimane dei bagordi della notte precedente, altrettanto spesso sono i residenti a dover mettere una pezza allo scenario impietoso che li attende prima di andare al lavoro. Ma non si tratta solo di una questione di decoro pubblico. I residenti sono costretti ad assistere a risse che spesso sfociano in accoltellamenti e in altrettante chiamate al 118. Alla lista si aggiungono furti e rapine che a loro volta generano mancanza di sicurezza, tutele e salvaguardia. Tutti argomenti che stanno mettendo a dura prova la pazienza dei cittadini.
L’anno scorso Alessio P., residente nella vicina via Padova, aveva rivelato che il disagio in cui grava il quartiere non risparmia nessuno, donne, uomini, giovani e anziani: "I nuovi arrivati, ragazzi neolaureati e giovani imprenditori, si ritrovano a vivere le contraddizioni di questa zona multietnica. L’anno scorso sono stato coinvolto in una tentata rapina: il malvivente ha minacciato una ragazza con il coltello. Da residente dico che mi spiace assistere a questi episodi perché molti stanno investendo proprio qui a NoLo". Delinquenza, piccola criminalità e mancanza totale di senso civico. Tutto alla luce del sole. I residenti, unendosi in un appello condiviso, si domandano fino a che livello di rischio si dovrà arrivare prima di porre un freno al degrado.
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