
Rifiuti e tende in via De Angelis a Milano
Milano, 2 maggio 2018 - «Non so più a chi rivolgermi. Questa strada è terra di nessuno, a pochi metri dalle case popolari di via Val Cismon e da un hotel. Ormai è una discarica e un accampamento». A contattare Il Giorno è Mario Antilli, residente al quartiere Niguarda. È lui a fare da guida in quella che è stata ribattezzata «la strada dimenticata»: il prolungamento di via Michele De Angelis. Da una parte un cancello «ormai rotto e perennemente spalancato», dall’altra uno sprazzo verde che chiude la via senza uscita. In mezzo, di tutto. Scarti edili, frigoriferi, immondizia. Ma anche tende e piccoli giacigli. Poi auto in sosta e un pullman, oltre al camper di un invalido che ha scelto quella strada come dimora.
«Niente da dire per il parcheggio. Almeno c’è un minimo di presidio. Il problema è il resto», sottolinea Antilli, puntando il dito contro immondizia e problemi di sicurezza. «Da poco più di un mese questo luogo è diventato rifugio di nomadi». E infatti si contano 4 tende realizzate con pannelli di legno, cellophane e coperte. Un problema che si aggiunge alle mini-discariche: il benvenuto, ieri, lo dava una lavatrice abbandonata all’imbocco della strada. Impossibile non notare le macerie accatastate sull’erba. Poi sacchi, vecchi elettrodomestici, carcasse di mobili, stracci, bottiglie svuotate. Su un cancello che separa la via dal cortile delle case confinanti spunta un cartello, scritto su un cartone, che invita a lasciare libero il passaggio per lavori in corso. «C’è chi si sente libero di entrare qui e buttare di tutto. Basta inciviltà», incalza Ancilli.
Cosa chiede? «Che le istituzioni riportino sicurezza e decoro. Si decida insieme il futuro di questa strada: può diventare una via come tutte le altre, un giardino, un parcheggio. Qualunque cosa, pur di riportare ordine. Nessuno pulisce, nessuno riasfalta». Una situazione nota a Simona Fregoni, ex presidente della commissione Demanio del Consiglio di Zona 9. «In quel punto in passato – spiega – c’era un alveo del Seveso, poi deviato. Quella strada era in carico al Demanio statale finché il Comune ha potuto acquisirla nei primi mesi del 2017 a titolo non oneroso grazie a una legge del governo Renzi. Ora spingiamo per riqualificarla». Beatrice Uguccioni, vicepresidente del Consiglio comunale, sottolinea che «riqualificare quella strada garantirà sicurezza ai cittadini e consentirà al Comune di risparmiare in allontanamenti e pulizie».