NICOLA PALMA
Cronaca

Via Borgogna, partita chiusa L’ultimo via libera del perito "Nessun rischio per gli edifici"

Respinto dal Tar l’ennesimo ricorso dei residenti contro il parcheggio interrato di San Babila. La nota di chiarimenti del prof universitario: ok le valutazioni dei progettisti e il monitoraggio.

Via Borgogna, partita chiusa L’ultimo via libera del perito "Nessun rischio per gli edifici"

di Nicola Palma

Forse è davvero la parola "fine" su una battaglia legale che ruota da un decennio attorno al parcheggio interrato di via Borgogna, a due passi da piazza San Babila. Il Tar ha respinto l’ultimo ricorso presentato dai residenti del condominio all’angolo con via Cerva, dall’immobiliare proprietaria del palazzo di via Cino del Duca 2 e dai titolari del "Brian&Barry Building". In realtà, il via libera dei giudici al progetto datato 2021 dell’autosilo era già arrivato a fine marzo, ma in quell’occasione il collegio presieduto da Marco Bignami aveva chiesto una nota di chiarimenti al professore universitario incaricato di verificare la presenza di eventuali rischi per gli stabili circostanti. In sostanza, tre mesi fa, i magistrati amministrativi hanno preso atto del parere di Roberto Passalacqua, docente dell’ateneo di Genova, che ha escluso i pericoli "lamentati dai ricorrenti", invitandolo contestualmente a produrre un ulteriore documento che spiegasse com’era arrivato a quella conclusione in termini comprensibili anche ai profani. La relazione è stata depositata il 22 maggio. In sintesi, il prof, in risposta all’obiezione secondo la quale i progettisti non fossero a conoscenza del reale stato delle fondazioni degli edifici limitrofi, ha chiarito che i professionisti che hanno studiato il luogo in cui sorgerà l’autosilo hanno adottato "ipotesi del tutto ragionevoli e accettabili", anche sulla base di un atto di collaudo risalente ai primi anni Cinquanta. Inoltre, si legge nella sentenza del 30 giugno, "il verificatore è stato categorico nell’affermare l’assoluta assenza di criticità sulla "prossimità delle paratie del parcheggio interrato all’edificio di via Borgogna", sottolineando che "non può incidere sulla statica di quest’ultimo".

E il piano di monitoraggio? "È adeguatamente diffuso – per il professor Passalacqua – ed è orientato nel suo complesso ad acquisire dati di squisito interesse per poter riscontrare, in tempo reale, eventuali criticità emergenti in corso d’opera che, nel caso venissero superati i valori di attenzione eo allarme predefiniti, permette di mettere in atto le dovute azioni tecniche correttive da applicare in fase costruttiva". Un giudizio definitivo che leva una pesantissima spada di Damocle su un cantiere che, dopo gli stop-and-go forzati che si sono susseguiti negli anni e le due rivisitazioni del progetto iniziale, sta andando avanti senza particolari intoppi. Se i tempi verranno rispettati, l’opera verrà inaugurata nel 2024.