
Uno scorcio di piazza Velasca con la nuova pavimentazionele panchine, le aiuole e gli alberi
Milano – È la piazza dove sorge uno degli edifici più iconici della città, protagonista del suo skyline fin dal 1958, anno della sua costruzione. È piazza Velasca, lasciata per anni a languire, prima come parcheggio grigio e disordinato e poi come cantiere. Da qualche settimana invece la piazza tra la Statale e Missori è rinata insieme alla sua Torre, trasformandosi in un’elegante area pedonale con panchine minimal, aiuole e alberi.
Dove la pavimentazione è costituita da cubetti di porfido e anche i lampioni riprendono i disegni originali dello studio BBPR. Una metamorfosi in positivo, confermata anche da Andrea Grossi, della storica ottica Velasca, che affaccia sulla piazza. “Io sono qui dal 2007 e quando sono arrivato la piazza era in un in un momento non al top. Era un posteggio, non era valorizzata. Ora invece è stato fatto un restyling importante. Abbiamo sofferto per anni, ma ne è valsa la pena, visti i risultati”. Dopo la riqualificazione la piazza si candida a essere un nuovo punto di ritrovo per i turisti che affollano il centro. “Residenti ce ne sono pochi, più che altro sono lavoratori degli uffici qui intorno e tanti turisti”.