GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Valichi montani, dopo lo stop del Tar. Delibera salva-caccia, sì della Giunta: "Ora via libera urgente in Consiglio"

Regione col piede sull’acceleratore, l’obiettivo è varare il testo prima dell’udienza in Consiglio di Stato. L’assessore Beduschi: così diamo regole chiare. I Cinque Stelle: "Stanno calpestando il regolamento".

Regione col piede sull’acceleratore, l’obiettivo è varare il testo prima dell’udienza in Consiglio di Stato. L’assessore Beduschi: così diamo regole chiare. I Cinque Stelle: "Stanno calpestando il regolamento".

Regione col piede sull’acceleratore, l’obiettivo è varare il testo prima dell’udienza in Consiglio di Stato. L’assessore Beduschi: così diamo regole chiare. I Cinque Stelle: "Stanno calpestando il regolamento".

Che Fratelli d’Italia e Lega volessero fare in frettissima, lo si era scritto. E così sta avvenendo. Ieri la Giunta regionale ha approvato la delibera che limita a 23 i valichi montani dove la caccia sarà sottoposta a divieti o restrizioni, recependo così quanto disposto dal Governo nel disegno di legge Montagna e aggirando quanto sentenziato dal Tar. Il tribunale amministrativo, a maggio, aveva vietato la caccia in ben 475 valichi montani lombardi, pari a oltre 90.000 ettari di territorio. Una sentenza che aveva provocato la rivolta dei cacciatori e contro la quale Regione Lombardia ha fatto ricorso al Consiglio di Stato. L’udienza è fissata per il 9 ottobre ma il centrodestra lombardo, forte di quanto legiferato dal Governo, vuole arrivare a quella data con una legge regionale allineata a quella nazionale e già approvata. Da qui la corsa contro il tempo, che sta suscitando le proteste di parte dell’opposizione.

"Con questa delibera – dichiara il meloniano Alessandro Beduschi, assessore regionale all’Agricoltura – diamo seguito al lavoro del Governo, restituendo ai cacciatori lombardi regole chiare e coerenti. Si torna alla situazione dello scorso anno, con 23 valichi individuati secondo criteri oggettivi e mettendo fine a interpretazioni arbitrarie che rischiavano di paralizzare l’attività venatoria senza nessuna spiegazione scientifica a supporto".

"I valichi individuati – si legge nella nota della Regione – saranno soggetti a limitazioni differenziate in base al contesto ambientale. Dove già presenti oasi di protezione, Zone di Ripopolamento e Cattura, aree naturali protette o Zone di Protezione Speciale, si applicheranno le norme di tutela vigenti; negli altri casi saranno valide le disposizioni previste dalla normativa regionale e nazionale in materia e dalle prescrizioni del calendario venatorio".

Sempre ieri, a proposito e a conferma dei tempi accelerati coi quali si sta procedendo, l’Ottava commissione ha approvato il progetto di legge regionale sul tema: "Un intervento che restituisce regole chiare per la prossima stagione venatoria – dichiara Carlo Bravo, consigliere regionale di FdI e vicepresidente della commissione –. Con questa approvazione restituiamo ai cacciatori regole coerenti con la legge nazionale, eliminando ogni dubbio interpretativo e garantendo continuità alla tradizione venatoria nelle nostre montagne". Ma non basta. L’approvazione definitiva deve avvenire in Consiglio regionale e Bravo fa sapere che "come Fratelli d’Italia chiederemo al presidente del Consiglio regionale (Federico Romani, a sua volta di FdI ndr) di inserire il provvedimento già nella seduta di domani (oggi ndr), con una richiesta di calendarizzazione urgente". Critica Paola Pollini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle: "Il centrodestra continua a fare regali ai cacciatori e non rispetta il regolamento regionale sulle modalità di convocazione di sedute straordinarie. Si è fatta un’evidente forzatura, si è portato il provvedimento in commissione pur non potendolo fare. L’atto votato in commissione è stata inviato ai consiglieri solo pochi minuti prima".