Urbanistica, già mercoledì il decreto salva-Milano

Telefonata Salvini-Sala. Pronta la norma per sanare i grattacieli sotto inchiesta

Urbanistica, già mercoledì il decreto salva-Milano

Urbanistica, già mercoledì il decreto salva-Milano

Telefonata tra il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e il sindaco Giuseppe Sala su quella che il primo ha definito la legge salva-Milano. Parliamo di 150 opere finite nel mirino della Procura di Milano dopo esposti dei cittadini che hanno visto crescere palazzi da 50 metri, veri e propri grattacieli, dove prima c’erano cortili o capannoni, come nei casi di piazza Aspromonte, via Stresa, via Crescenzago, e che ora vede indagati tecnici comunali e imprenditori.

Situazione complicata, che di fatto ha bloccato lo sviluppo del capoluogo lombardo e ha congelato l’iter per l’aggiornamento del prossimo Piano di governo del territorio. L’accusa rivolta dalla Procura a Palazzo Marino è quella di aver autorizzato e realizzato nuove costruzioni con le procedure più veloci e gli oneri economici minori previsti per le ristrutturazioni edilizie. In altre parole, con una semplice Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) invece del Permesso di costruire, una prassi che il Comune ritiene legittima e adotta da anni.

Salvini e Sala ieri, al telefono, hanno parlato proprio di questo: sul tavolo la norma per chiarire il destino di alcuni grattacieli al centro dell’intervento della Procura. "L’idea del ministro – si legge in una nota congiunta dei rispettivi staff – è lavorare a una norma bipartisan da inserire in fase di conversione del Decreto salva-casa che auspicabilmente andrà nel prossimo Consiglio dei ministri", che è già stato fissato per mercoledì. Tant’è. Non è la prima volta che Salvini parla della legge salva-Milano. L’ha fatto per la prima volta lo scorso 11 aprile ed è tornato sul tema lo scorso 29 aprile, a margine di un sopralluogo alla cascina Montello.

In quell’occasione, in cui c’era anche Sala, il ministro aveva spiegato che "il decreto salva-Milano rientra nel decreto salva-Casa. Mi rifiuto di abbattere dei palazzi e buttare fuori centinaia di famiglie che hanno pagato gli appartamenti". Non solo. "Il decreto salva-Casa – continuava Salvini – è in un decreto più ampio e lì dentro ci sarà una norma che stiamo preparando lavorando a quattro mani proprio con i Comuni, in primis per Milano. Non riguarda solo il capoluogo lombardo. Noi andremo a sanare le pratiche del passato. Per il futuro, invece, bisognerà rispettare alcune previsioni di legge. Se abbatto un immobile e ne ricostruisco tre, non sarà sanato. Conto entro maggio di portare in Consiglio dei ministri l’approvazione del decreto Salva-Casa. Lo dico a Milano, dove ci sono interi palazzi sequestrati". Mercoledì il sì al decreto.

M.Min.