Uno spiraglio dal Governo: "Più soldi per i trasporti". Ok alla risoluzione del Pd

Silvia Roggiani, deputata e segretaria lombarda dei Dem: è stata riconosciuta la necessità di un adeguamento delle risorse e di distribuirle premiando quei Comuni che investono.

Uno spiraglio dal Governo: "Più soldi per i trasporti". Ok alla risoluzione del Pd

Uno spiraglio dal Governo: "Più soldi per i trasporti". Ok alla risoluzione del Pd

Aumentare le risorse a disposizione del Fondo nazionale trasporti e superare la logica con la quale tali risorse sono attualmente divise tra le Regioni e i Comuni: due richieste sulle quali Milano spinge da tempo per evitare (altri) aumenti del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti dei mezzi pubblici o riduzioni alle corse di autobus, tram e metropolitanae, due richieste sulle quali, a Roma, sembra essersi aperto un piccolo spiraglio. La Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha inffatti approvato una risoluzione del Pd che impegna il Governo "ad intraprendere iniziative volte ad adeguare lo stanziamento del fondo nazionale trasporti e a proseguire le iniziative volte alla rimodulazione dei criteri di definizione dei costi standard e degli adeguati livelli di servizio". Un impegno a dirla tutta condizionato "alle risorse disponibili a legislazione vigente" nonché al "rispetto degli equilibri di bilancio": due precisazioni che possono sembrare ovvie ma che nel linguaggio e nella prassi della politica possono tranquillamente rappresentare altrettanti appigli, e solidi, perché tutto resti come è. Va precisato, inoltre, che la risoluzione originaria del Pd era più ambiziosa di quella infine approvata dalla Commissione e, soprattutto, faceva esplicito riferimento alla necessità di aumentare le risorse per il trasporto pubblico milanese, oltre che per quello di Roma capitale. Ma i riferimenti all’uno e all’altro Comune sono stati eliminati dalla versione fionale della risoluzione, quella effettivamente approvata.

Ciò che conta, quindi, è che i partiti di centrodestra, attualmente al Governo nel Paese, così come in Regione Lombardia, abbia recepito, riconosciuto e messo nero su bianco l’esigenza di una doppia svolta sul fondo nazionale trasporti: più soldi e da distribuire premiando chi investe in nuove infrastrutture e nuove linee di trasporto, lasciando perdere criteri storici e, quindi, statici, poco aderenti a quanto avviene davvero nei territori. Vale la pena ricordare che tra le poche città che negli ultimi 20 anni hanno aperto nuove linee della metropolitana ed esteso la rete del trasporto pubblico c’è proprio Milano. Ma se si disegnano su un piano cartesiano due curve, una che descrive l’evolzione del numero dei chilometri percorsi di anno in anno dai mezzi pubblici milanesi ed una che descrive, invece, i finanziamenti statali ricevuti dai mezzi pubblici milanesi, il risultato è una “X“: la curva dei chilometri cresce, quella dei finanziamenti cala. Il disavanzo tra trasferimenti e costi del quale si è fatto carico Palazzo Marino è sestuplicato in 13 anni: era pari a 54,4 milioni di euro nel 2011, sarà pari a 336,2 milioni nel 2024.

Da qui parte Silvia Roggiani, deputata e segretaria regionale del Pd: "Con l’approvazione della risoluzione presentata dal nostro partito si è fissato un primo punto: il Governo ha riconosciuto che è tempo di rivedere le dotazioni e le modalità di ripartizione del Fondo nazionale dei trasporti, anche alla luce della crescente centralità di questo comparto per l’approdo ad una vera transizione ecologica e per il miglioramento della qualità della vita di tutti. Un buon segnale dopo la recente bocciatura degli emendamenti alla legge di Bilancio presentati dal Pd per chiedere un adeguamento del fondo e il superamento dei criteri storici di ripartizione delle risorse: bisogna premiare chi investe, oggi purtroppo non avviene. Ora è necessario e urgente che anche Regione Lombardia si muova nella stessa direzione, che metta a punto una visione di sviluppo del trasporto pubblico locale, una pianificazione adeguata, e sostenga Milano trasferendo risorse proprie ben più di quanto faccia attualmente".

Giambattista Anastasio

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