ANDREA GIANNI
Cronaca

Under 25, sondaggio choc: “Guadagniamo giocando d’azzardo”

Per il 12% parte delle entrate mensili derivano da scommesse, puntate e lotterie. L’illusione dei soldi facili e l’attrazione criptovalute. Il 14% incassa con il web

Il 12% degli intervistati ha dichiarato di giocare d'azzardo online

Il 12% degli intervistati ha dichiarato di giocare d'azzardo online

Milano – L’illusione dei soldi facili, e la disponibilità praticamente illimitata di giochi d’azzardo online, colpisce la generazione Z. Il 12% dei giovani tra 18 e 25 anni dichiara di "ricavare guadagni da vincite a scommesse, giochi e lotterie".

Dati che fanno suonare un nuovo campanello d’allarme sulla ludopatia, che inizia a manifestarsi in età sempre più precoce. Soprattutto tra gli under 22, inoltre, scatta l’attrazione per le criptovalute. Il 14% sostiene di ottenere guadagni tramite varie attività su internet e sui social network, mentre meno del 40% dei ragazzi ha "un’occupazione lavorativa più o meno stabile". Il 62% di chi lavora e il 72% di chi non lavora non riesce a far fronte alle spese mensili. Resta quindi, per arrivare alla fine del mese, il largo ricorso al welfare familiare.

Una fotografia scattata da un’indagine, presentata ieri a Milano, promossa da Esdebitami Retake e condotta da Nomisma su un migliaio di giovani della fascia d’età 18- 25 anni, per indagare su abitudini di spesa e conoscenza delle dinamiche finanziarie. Otto su dieci hanno avuto, negli ultimi 12 mesi, denaro da gestire in autonomia, con un’entrata media mensile di 842 euro mensili. I soldi derivano da una combinazione di stipendio o proventi da un’attività lavorativa (nel 57% dei casi), di regali ricevuti (37%), di una somma fissa elargita dai genitori (32%).  Nell’elenco delle fonti di guadagno anche giochi e scommesse, per il 12% degli intervistati.

"Se il 12% dichiara di guadagnare denaro così, quanti sono quelli che invece hanno perso soldi?", si chiede Francesco Butti, educatore della Fondazione per gli Oratori Milanesi (Fom), che sta collaborando a progetti per la prevenzione della ludopatia. La metà degli intervistati ha dichiarato, inoltre, di provare "sentimenti negativi" come stress e ansia, strascichi della pandemia. Il 38% ha avvertito, ultimamente, una sensazione di solitudine. La maggioranza, però, è soddisfatta della propria vita e mette al primo posto valori come "famiglia, salute e benessere". Una generazione all’apparenza più lontana dall’impegno sociale ma anche dalla smania della carriera e dell’affermazione professionale. Tornando ai soldi, emerge una scarsa conoscenza delle dinamiche economico finanziarie. Per oltre la metà le informazioni derivano da ricerche in autonomia su internet o dai social, mentre c’è una generale sfiducia verso le banche. Un ragazzo su cinque, prima di effettuare un acquisto, non pensa a quanti soldi ha a disposizione. Il 35% si ritrova con debiti da pagare tra mutui, prestiti e acquisti a rate. E, tra questi, il 13% riesce con grande difficoltà a far fronte agli impegni.