"Una sfida a Milano contro il gender gap: laboratori anche per una fascia d'età trascurata"

Opera Nazionale Montessori sta portando avanti una rivoluzione nella scuola media, con l'introduzione di attività interdisciplinari legate al territorio. Una sfida che si spera di esportare in Italia e all'estero, per superare il gender gap nelle materie STEM.



"Una sfida a Milano contro il gender gap: laboratori anche per una fascia d'età trascurata"
"Una sfida a Milano contro il gender gap: laboratori anche per una fascia d'età trascurata"

"Questa è una vera sfida in un segmento dell’istruzione, la scuola media, che è stata trascurata sia dalla ricerca dei pedagogisti che dalla ricerca dei disciplinaristi. Invece è un momento importante nella vita dei ragazzi: entrano bambini ed escono adolescenti". Così Benedetto Scoppola, presidente di Opera Nazionale Montessori, ricorda la rivoluzione in corso, con la “verticalizzazione“ del metodo dalla scuola dell’infanzia e primaria alle medie, e oltre. "Quello che abbiamo cercato di fare è ripartire dalla formazione, per modificare la scuola bisogna modificare l’idea degli insegnanti: nelle classi si deve fare cultura, al di là di riunioni su riunioni per mettere voti in pagella".

Si è partiti da attività interdisciplinari, legate al territorio in cui i ragazzi vivono: "Si fa pedagogia del luogo e in Italia viene molto bene. I docenti stanno accogliendo con entusiasmo la proposta, che diventa naturale". E che si spera di esportare. "Se si passasse da sperimentale a ordinamentale, anche seguendo le indicazioni che arriveranno dal Ministero, più classi potrebbero essere coinvolte. L’interesse c’è, anche dalle superiori". E pure dall’estero. "L’approccio laboratoriale e interdisciplinare aiuta anche a superare il gender gap nelle materie Stem – conclude Scoppola –, motivando molte alunne a sceglierle nei livello scolastici successivi. È una sfida a tutto tondo". Si.Ba.