
Una biblioteca diffusa per i 42mila libri
Una raccolta di idee e proposte per salvare dall’oblio temporaneo 42mila volumi che, per la durata del cantiere in Villa Visconti d’Aragona, potrebbero restare chiusi negli scatoloni senza mai vedere uno scaffale per ben tre anni. "Altri comuni, che pure stanno facendo interventi sulla loro biblioteca, hanno avviato un progetto di libro diffuso: è stato chiesto ai cittadini di adottare un metro di volumi – spiega Mari Pagani, associazione Ventimila Leghe e consigliera comunale -. Al di là della creatività, che presuppone poi criteri e ragionamenti, già oggi abbiamo biblioteche non comunali nei quartieri che potrebbero essere punti di appoggio intelligenti per restare in città e costruire alleanze culturali perché questa città si sta depauperando sempre di più". Con il trasloco da Villa Visconti a parte del piano terra di Villa Mylius, da 50mila si passerà a una disponibilità di appena 5mila libri, senza sale studio, ma solo 6 postazioni pc. "Anziché chiudere nei sotterranei migliaia di libri, si potrebbero supportare le biblioteche di condominio, anche per continuare un ruolo sociale e aggregativo che questo servizio ha e, in Villa Mylius, rischia di diventare un semplice prestito", sottolinea Irene Milazzo, consigliera Pd. Bibliobus, eventi, creazioni di scaffalature all’interno delle sedi comunali di associazioni tra le idee. Spinge sui corner diffusi il consigliere Sergio Valsecchi, che con l’associazione Team dei 100 gestisce il bookcrossing di via Roma. "Abbiamo 1.200 libri, le donazioni dei sestesi sono massicce. Se nel processo di catalogazione dei volumi che saranno messi da parte ci fossero esuberi, potrebbero andare a servire i bookcrossing della città".
La.La.