Uomo ucciso in agguato a Buccinasco, il sindaco: "E' in atto guerra di mafia"

Pruiti: "C'è un cambio di potere. Mi aspetto la presenza delle istituzioni, siamo la Platì del Nord"

Il sindaco Rino Pruiti

Il sindaco Rino Pruiti

Buccinasco (Milano) - "A Buccinasco si sta consumando una nuova guerra di mafia, un cambio di potere ed evidentemente era necessario mandare un messaggio ben chiaro e alla luce del sole". A dirlo con un post su Facebook è Rino Pruiti, sindaco della città dove questa mattina è stato ucciso Paolo Salvaggio, un pregiudicato, in quella che appare come una vera esecuzione in strada. ''Da anni - continua- denunciamo la presenza sul nostro territorio di pregiudicati e famiglie legate alla criminalità organizzata e gridiamo la necessità di tenere sempre alta l'attenzione. Oggi si torna a sparare, in pieno giorno, un'esecuzione evidentemente compiuta da professionisti in una delle zone più centrali e frequentate della nostra città da famiglie, nonni, bambini: i killer non si sono preoccupati di poter ferire altre persone né di essere visti da passanti ed eventuali testimoni".

Sul territorio di quella che è stata soprannominata "la Platì del Nord" per la presenza consolidata della criminalità organizzata "la nostra amministrazione - dice Pruiti - ha installato una serie di telecamere che già in passato sono state risolutive per risalire agli autori di crimini e che mettiamo a disposizione delle forze dell'ordine. Ora mi aspetto dalle forze dell'ordine e dalla magistratura inquirente azioni immediate e una maggiore presenza sul nostro territorio, così come avevamo già richiesto più volte''.

Il sindaco ha anche telefonato alla ex moglie della vittima per porgergli le condoglianze  della comunità: "Siamo nella Platì del Nord - ricorda -. Noi abbiamo puntualmente riferito la presenza di pregiudicati e famiglie legate alla criminalità. Io stesso ho ricevuto l'estate scorsa delle minacce da Rocco Papalia". In quell'occasione Papalia, esponente di un clan di spicco come i Barbaro-Papalia, si scagliò contro Pruiti che lo aveva invitato a scusarsi con la cittadinanza con queste parole: "Io ho fatto più di lui perché ho costruito mezza Buccinasco, con i mezzi miei. Se c'è qualcuno che se ne deve andare, deve essere lui".aveva detto. "Parole inaccettabili - aveva ribattuto il sindaco - non possiamo che rifiutarle e non possiamo pensare di poter continuare a vivere accanto a un personaggio simile".

Allora, era il 5 luglio, un corteo di 41 sindaci e 300 cittadini scese in piazza per sostenere Pruiti in un'iniziativa organizzata dalle associazioni contro le mafie Libera e Avviso Pubblico. Oggi però si apre unì'altra ferita.

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