Agguato a Buccinasco: uomo ucciso a colpi di pistola. Uno alla testa mentre era a terra

Paolo Salvaggio è stato colpito al volto, alla testa e al braccio mentre era in bici. Aggressori in fuga. La vittima era broker del narcotraffico

I carabinieri vicino alla bicicletta

I carabinieri vicino alla bicicletta

Buccinasco (Milano), 11 ottobre 2021 - Un uomo di 60 anni, Paolo Salvaggio, è stato ucciso a Buccinasco, in via della Costituzione, angolo via Morandi in quella che è stata a tutti gli effetti un'esecuzione. Dalle prime testimonianze, l'uomo - un pregiudicato, molto conosciuto nell'ambito dello spaccio e del traffico di droga - stava pedalando in bicicletta e sarebbe stato raggiunto alla testa, al volto e ad una spalla da proiettili esplosi da un'arma da fuoco. L'ultimo è stato quello alla testa, sparato mentre la vittima era già a terra. I sanitari hanno trovato l'uomo in arresto cardiocircolatorio e lo hanno trasportato in codice rosso all'ospedale di Rozzano effettuando le manovre di rianimazione. Le sue condizioni sono apparse subito disperate, l'uomo è morto poco dopo all'Humanitas di Rozzano. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale Compagnia che stanno svolgendo le indagini.

Chi era la vittima

La vittima, Paolo Salvaggio
La vittima, Paolo Salvaggio

Salvaggio è molto conosciuto in città, perché vicino alla cosca dei Barbaro Papalia, la famiglia legata alla 'ndrangheta che ha dominato sul territorio del Sud Milano per anni. Era già stato condannato per reati di droga e si trovava agli arresti domiciliari nella casa della ex moglie. Aveva un permesso di uscita dalle 10 alle 12 e l'agguato si è verificato proprio intorno alle 10 e non lontano da casa. In fuga gli aggressori che lo hanno avvicinato a bordo di una moto. "Immagino siano professionisti - spiega il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti - arrivati in scooter, che quando era a terra gli hanno sparato un ultimo colpo alla testa". Il sindaco ha fatto le condoglianze alla ex moglie che era in lacrime.

Salvaggio aveva precedenti per droga dal 1992, e aveva rapporti con la 'ndrangheta e pare anche con altre famiglie mafiose. "Noi - aggiunge Pruiti - abbiamo diverse telecamere intelligenti che già in altri casi sono state risolutive e le abbiamo messe a disposizione delle forze dell'ordine che le stanno visionando".

Sull'uccisione di Salvaggio indaga anche la Direzione distrettuale antimafia della procura di Milano. In via della Costituzione è arrivato anche il pm della Dda Gianluca Prisco che insieme al pm di turno Carlo Scalas sta parlando con i militari del nucleo investigativo dei Carabinieri, diretti dai tenente colonello Antonio Coppola e Cataldo Pantaleo.

Il sindaco 

"Adesso bisogna capire perché dopo decenni qui si ricomincia a sparare. Evidentemente sono saltati gli equilibri fra le famiglie", della criminalità organizzata. A dirlo è Rino Pruiti, il sindaco di Buccinasco: "La preoccupazione è altissima" dopo l'assassinio per strada di Paolo Salvaggio, avvenuta in mattinata accanto al Parco Spina Azzurra, "una delle zone più frequentate del paese". "Sono decenni che pregiudicati e famiglie di mafia vivono qui. Lo diciamo da decenni. La proporzione di locali sequestrati alle mafie che abbiamo qui è più alta che a Reggio Calabria, uno ogni mille abitanti" aggiunge. Ma finora gli 'affarì della criminalità organizzata erano rimasti sotto traccia: "L'ultimo morto ammazzato risale alla fine degli anni '80". Salvaggio era, spiega, una sorta di "ponte fra la 'ndrangheta e altre famiglie di mafia", da qui il timore che, saltati gli equilibri, si inizia una sorta di guerra per il potere

 

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