Investì e uccise il piccolo Momo, in Appello arriva il maxi sconto di pena

Milano, quando travolse l’11enne in via Bartolini Nour Amdouni non aveva patente e guidava con una gamba ingessata: in primo grado era stato condannato a 8 anni

I fiori nel luogo in cui è stato investito e ucciso il piccolo Mohanad "Momo" Moubarak (a destra)

I fiori nel luogo in cui è stato investito e ucciso il piccolo Mohanad "Momo" Moubarak (a destra)

Milano – Si è abbassata di circa un terzo, dagli 8 anni di reclusione del primo grado fino a 5 anni e 4 mesi, la pena per Nour Amdouni, il 20enne che venne arrestato il 18 agosto del 2022 per omicidio stradale con l’aggravante della fuga per aver travolto e ucciso un bambino di 11 anni, Mohanad “Momo” Moubarak, che era in sella alla sua bici in via Bartolini, a Milano, poco lontano dal ristorante del padre, il 9 agosto di due anni fa.

L’aggravante esclusa

Lo ha deciso oggi la quinta sezione penale della Corte d'Appello di Milano che per il giovane, difeso dagli avvocati Niccolò Vecchioni e Robert Ranieli, ha escluso una delle aggravanti contestate, ossia quella di aver guidato sotto effetto di stupefacenti.

Il patteggiamento

La pena decisa in secondo grado, in pratica, è poco più alta dei 5 anni che erano stati proposti come istanza di patteggiamento, con l’ok della Procura, e che il gip a metà marzo dello scorso anno aveva bocciato, ritenendola “incongrua” perché troppo bassa. La condanna a 8 anni era, poi, arrivata davanti al gup Massimo Baraldo con rito abbreviato lo scorso luglio.

Le indagini

Come ricostruito nell'indagine della Polizia locale e del pm Rosario Ferracane, quella sera il ventenne guidava con una gamba ingessata e anche se non aveva mai conseguito la patente. Si era poi costituito dopo quattro ore dalla tragedia e nei giorni successivi era arrivata per lui un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Si è trattato di una “condotta ai limiti del dolo eventuale” e dunque “ben oltre la mera colpa”, aveva spiegato dopo la prima condanna l'avvocato dei familiari di Momo, Salvatore Bottari, che si era opposto al patteggiamento. Amdouni di recente è tornato in carcere, perché ha violato gli arresti domiciliari che aveva ottenuto dopo la condanna a 8 anni.