
I due agenti Umberto Cicoria e Antonio Giardina con Romano La Russa, il questore Bruno Megale e la dirigente Serafina Di Vuolo
Milano, 20 giugno 2025 – I due agenti della polizia di Stato che sono intervenuti per supportare i familiari della vittima, subito dopo la tragedia e anche nelle settimane successive, ieri hanno incontrato il questore Bruno Megale e l’assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa, che li ha definiti "un esempio per tutti gli uomini e le donne in divisa".
Intanto, sul fronte giudiziario, verrà disposta una perizia psichiatrica sul 15enne che il 14 maggio uccise l’82enne Teresa Emma Meneghetti, aggredendola nella sua casa in via Verro 46, nello stesso condominio dove in passato il ragazzo viveva con la madre.
Accertamenti per valutare la capacità di intendere e di volere dell’adolescente, che nel primo interrogatorio aveva reso dichiarazioni choc: "Le persone sono contro di me e mi sono sfogato su di lei". Il Tribunale per i minorenni di Milano nei prossimi giorni conferirà l’incarico al perito: i difensori e il legale dei parenti della vittima potranno nominare i loro consulenti di parte, per seguire gli accertamenti. Una vicenda che, dal punto di vista giudiziario, è ancora alle battute iniziali.

L’encomio
Ieri, intanto, i due agenti motociclisti della polizia di Stato Umberto Cicoria e Antonio Giardina hanno ricevuto il ringraziamento delle autorità per "l’umanità e la sensibilità straordinaria" che hanno dimostrato, stando vicini ai familiari di Meneghetti anche nelle settimane successive al delitto.
Una telefonata o un messaggio di conforto, brioche portate a casa per colazione, piccoli gesti di due "angeli custodi", come li ha definiti Silvia Bindella, la figlia della donna uccisa. All’incontro in via Fatebenefratelli ha partecipato anche Serafina Di Vuolo, designata a guidare l’Ufficio prevenzione generale della Questura.

Un esempio
"Gli agenti – spiega La Russa – hanno dimostrato una sensibilità senza pari nei confronti dei familiari della vittima, in particolare nei confronti della figlia della signora Teresa. Cicoria e Giardina sono stati vicini alla famiglia con gesti e attenzioni commoventi che vanno oltre il semplice dovere di servizio. In un periodo che vede troppo spesso le forze dell’ordine al centro di critiche, se non addirittura aggredite e insultate, è importante ricordare lo straordinario valore e la straordinaria umanità dei nostri agenti".
Silvia Bindella rivolge il suo ringraziamento a La Russa (l’assessore aveva fatto visita nei giorni scorsi alla famiglia), al questore e "ai due angeli" che hanno sopperito alla "totale assenza di supporto da parte delle istituzioni". Bindella torna a lanciare il suo appello alla politica: "Sono necessarie tutele reali a favore delle vittime e una rete di supporto, oltre a una riforma della giustizia minorile. Attendiamo gli esiti della perizia psichiatrica, con la speranza che chi ha ucciso resti in carcere e non ottenga sconti".