REDAZIONE MILANO

Un corteo per Terry, uccisa da un 15enne. La figlia: "Più tutele per i familiari"

Si sono dati appuntamento in piazza Missori per poi percorrere via Torino e piazza Duomo e arrivare infine davanti a...

Si sono dati appuntamento in piazza Missori per poi percorrere via Torino e piazza Duomo e arrivare infine davanti a...

Si sono dati appuntamento in piazza Missori per poi percorrere via Torino e piazza Duomo e arrivare infine davanti a...

Si sono dati appuntamento in piazza Missori per poi percorrere via Torino e piazza Duomo e arrivare infine davanti a Palazzo Marino. Sono i famigliari e i conoscenti di Teresa Emma Meneghetti, l’anziana di 82 anni uccisa dal suo ex vicino di casa 15enne, all’interno del suo appartamento di via Verro, nel quartiere Vigentino, il 14 maggio scorso.

A guidare il piccolo corteo, al quale ha preso parte anche l’assessore regionale alla Sicurezza Romano la Russa, c’era la figlia di “Terry“ (come era conosciuta l’anziana nel quartiere), Silvia Bindella. La donna spiega che la manifestazione è stata organizzata per "ricordare mia madre ma anche per chiedere, con forza, giustizia vera". Silvia infatti sta portando avanti una battaglia per fare in modo che i familiari delle vittime di reati violenti non vengano lasciati da soli, come successo a lei.

Tra le proposte portate avanti da Bindella "la revisione delle leggi in materia di reati gravi" perché "la pena deve essere uguale per tutti, minori e adulti". Poi "l’abbassamento dell’età di imputabilità a 12 anni, un sistema che sostenga le famiglie delle vittime, con supporto psicologico ed economico. Che le spese legali non ricadano sulle vittime, ma siano a carico dello Stato. Una tutela vera per chi subisce, non per chi commette crimini".

Silvia Bindella tre giorni fa aveva anche incontrato Romano la Russa e il sindaco Giuseppe Sala: "Mi sono messa a disposizione anche come volontaria e per portare la mia testimonianza nelle scuole – aveva detto in quell’occasione Silvia – ma dopo le parole di sostegno ci farebbe piacere ottenere risposte concrete dalle istituzioni, perché noi siamo stati abbandonati".