Turismo su, ma servono maggior coordinamento e promozione

Il turismo italiano registra una crescita significativa nel 2023, confermandosi come una delle principali destinazioni europee. L'ottimismo è giustificato, ma si sottolinea la necessità di puntare sulla qualità, il valore e la sostenibilità per mantenere e migliorare i risultati attuali.

Clerici*

Ragionato ottimismo per il turismo italiano, se la situazione internazionale non peggiora. Dai dati Eurostat, nel 2023 l’Italia è stata la seconda destinazione per presenze internazionali (e totali) in Europa; il che fuga il timore di una perdita di competitività nei confronti di Paesi di vecchia e nuova vocazione turistica. In un continente che si posiziona in testa alle destinazioni 2024 e 2025 per crescita dei pernottamenti, l’Italia (+15%) è seconda dietro la Germania (+19%) che deve però la sua crescita per lo più al mercato interno. Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Campania, Puglia sono le principali mete del turismo internazionale, sia in termini di arrivi che di pernottamenti e anche di spesa che nel 2023 ha raggiunto i 51,6 miliardi di euro. Per i viaggi di vacanza gli stranieri hanno speso 32 miliardi di euro, il 62,2% del totale 2023, in aumento del +21,0% circa rispetto al 2022. Le entrate derivanti dai viaggi di lavoro, oltre 7,3 miliardi di euro, rappresentano il 14,2% e sono cresciuti del 14,0% rispetto al 2022. Aumenta di una notte la durata del soggiorno che raggiunge le 10,2 notti. I principali Paesi di provenienza vedono in testa il mercato interno, seguito dagli Stati Uniti, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito, Corea del Sud, Brasile e Paesi Bassi. A partire da aprile del 2023 i passeggeri aeroportuali hanno segnato costantemente risultati migliori del 2019, anno record del turismo italiano. Il primo consuntivi di gennaio 2024, con 12,6 milioni di passeggeri supera decisamente le aspettative (Fonte Ufficio Studi Enit). Sulla scorta di questi dati, è arrivato il momento di pensare ai temi della qualità, incremento del valore e sostenibilità, specie sociale oltre che ambientale. Tenendo presente che risultati ancora migliori si registrerebbero grazie a un maggiore coordinamento di enti e operatori nazionali per una più efficiente promozione all’estero.

*Presidente Assoedilizia

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