REDAZIONE MILANO

Tuffo al Volta, blitz in Duomo: "Tempo scaduto"

Riti rispolverati, ma c’è chi chiude l’anno in Dad. Delpini: la formazione deve trasformare il bozzolo in farfalla

Il tuffo nella fontana c’è stato al liceo scientifico Volta, come da tradizione. C’è chi - come al classico Beccaria - ha rimesso di nuovo mano agli orari pur di far tornare tutte le classi due giorni in presenza almeno per l’ultima settimana. Sorridono i bimbi all’uscita dalle primarie e dalle medie: quest’anno hanno protestato pur di tornarci. E c’è chi chiude il secondo capitolo in “Dad“, a distanza, senza quasi rendersene conto se non fosse per la pizza di fine anno. Festa agrodolce, si mettono già le mani avanti per l’anno prossimo. "E non c’è più tempo", ricordano dal comitato di Priorità alla Scuola, chiudendo il calendario con un altro blitz in piazza Duomo, con i fumogeni rossi. "Non possiamo che fare dei bilanci", dicono, srotolando dalla terrazza dell’Arengario un striscione lungo 10 metri con la scritta: "E la scuola busso". "Mentre il paese si riattiva, anche grazie a una campagna vaccinale che corre velocemente, molte scuole sono rimaste chiuse - sottolineano da Priorità alla Scuola – molti ragazzi delle superiori sono rimasti in Dad. No, non è andato tutto bene, e “dopo avere pianto un po’ per un altro no”, bisogna dirsi che le carenze strutturali della scuola non si vaccinano". Settembre resta un’incognita: l’urgenza è il 100% in presenza. "Ma le classi saranno ancora più numerose, non c’è stato alcun aumento del personale, di docenti, di educatori e nessuna stabilizzazione dei docenti precari". Non ci si arrende però.

"La scuola può essere luogo di guarigione se diventa una comunità. Non un servizio da utilizzare, non una struttura che deve funzionare: è anzitutto un contesto che deve propiziare la liberazione, per trasformare il bozzolo in farfalla", ha detto nel suo messaggio l’arcivescovo di Milano Mario Delpini mentre l’assessore all’Edilizia scolastica e maestro, Paolo Limonta, ricorda: "Ho ancora negli occhi l’ultimo giorno di scuola dello scorso anno, con le bambine e i bambini che mi salutavano attraverso lo schermo di un computer. Oggi abbiamo assaporato la bellezza dello stare insieme: questa è la scuola vera che deve garantire il benessere e serenità dei piccoli alunni".Si.Ba.