
La truffatrice in azione
Milano, 30 marzo 2019 - Una pregiudicata di 47enne, M.C., e' stata raggiunta da un'ordinanza di custodia cautelare perche' ritenuta l'autrice di una truffa consumata, e tre tentate, commesse in Lombardia nell'autunno del 2017. Le indagini dei carabinieri del V nucleo investigativo di Milano, coordinate dal pm Giancarla Serafini, hanno accertato che M.C., fosse colei che raccoglieva i soldi e i gioielli dalle vittime raggirate telefonicamente con la tecnica del cosiddetto "finto avvocato".
Gli episodi individuati dagli uomini diretti dal capitano Federico Smerieri sono quattro. Nel primo caso del 13 settembre 2013 la 47enne aveva portato via a una persona anziana residente a Milano in via Pavia denaro e gioielli per un valore totale di 20 mila euro. In quella occasione il complice telefonista, fingendosi sia avvocato che carabiniere, aveva trattenuto la vittima al telefono per oltre un'ora, bloccandole le altre utenze telefoniche cosi' da impedirle di chiamare i famigliari o le forze dell'ordine, e l'aveva convinta a dare alla 47enne i soldi per pagare la cauzione a un parente finito nei guai.
Nei giorni successivi con lo stesso metodo M.C. aveva poi tentato, senza pero' riuscirvi, altre tre truffe, a Milano il 26 settembre, il giorno successivo a Como e infine il 3 ottobre a Monza. Tutti falliti per imprevisti dell'ultimo secondo quando stava per farsi consegnare il bottino. La donna e' stata riconosciuta da tutte le vittime per la sua corporatura robusta e soprattutto per i suoi tatuaggi: due grandi rose sul de'collete' e i semi delle carte sulle dita di una mano. M.C. e' stata raggiunta dalla misura cautelare, eseguita dai militari della compagnia Napoli Stella, nella propria abitazione dove si trovava agli arresti domiciliari per altre vicende.