
Il presidente della Triennale Claudio De Albertis (al centro) con lo chef del ristorante alla Triennale all’inaugurazione
Milano, 10 novembre 2015 - La Triennale sbarca in Darsena. È lei ad aver vinto il bando comunale che assegnava la gestione dello Spazio Vodafone realizzato a pochi metri dal porto dei milanesi nell’ambito della riqualificazione della Darsena in chiave Expo. Parliamo di uno spazio di 120 metri quadrati (più altri 47 di porticato dehor) all’interno dell’isola pedonale sul lato di viale Gabriele D’Annunzio. La struttura Vodafone sarà utilizzata dalla Darsena come vetrina in vista della Triennale del Design in programma dal 2 aprile al 12 settembre 2016. Attenzione, però. In quei 120 mq non si parlerà solo di cultura, ma si potrà bere un caffè, pranzare e fare l’aperitivo. Sì, perché la Triennale, o meglio la Triennale Milano Servizi, la società in house dell’ente culturale, ha partecipato al bando che assegna lo spazio per sei anni a un canone d’affitto di oltre 42 mila euro all’anno con altre due società: Amnesia e Fabi. Amnesia srl è la stessa società che lo scorso gennaio si è aggiudicata la gestione del ristorante sulla terrazza della Triennale. Uno schema che si ripeterà pari pari anche in Darsena. Cultura e ristorazione.
La strategia del presidente della Triennale Claudio De Albertis è di rendere l’appuntamento culturale che inizierà il prossimo aprile – il ritorno dell’esposizione triennale come agli albori dell’istituzione culturale di viale Alemagna – un evento a tutto tondo, non solo limitato agli spazi della Triennale. Non a caso De Albertis ha chiesto e ottenuto da Expo Spa e Comune la gestione per gli oltre cinque mesi della Triennale del Design degli Expo Gate in via Beltrami. E ora ecco lo sbarco in Darsena, dove i vertici della istituto culturale puntano a realizzare eventi ad hoc. Tant’è. La Triennale esulta, gli amanti della musica dal vivo un po’ meno. Tra gli oltre 30 concorrenti al bando per lo spazio Vodafone, infatti, c’era anche Sergio Israel, l’ex titolare delle «Scimmie», lo storico locale di viale Ascanio Sforza che è stato chiuso lo scorso marzo a causa del caro affitti dopo 34 anni di concerti jazz e rock. Israel sognava di riprire le «Scimmie» in Darsena e organizzare quattro giornate di musica no stop. Il sogno si è infranto ieri pomeriggio, all’apertura delle buste del bando. Ma Israle non si arrende. Cercherà un altro spazio per far rinascere la grande musica jazz dal vivo. massimiliano.mingoia@ilgiorno.net